Rocco PAGANO
Rocco PAGANO (doppio ex Pescara e Perugia): «Pescara e Perugia avrebbero dovuto lottare per la A, non per evitare la retrocessione. Entrambe hanno avuto problemi seri. Nel Perugia c’è più qualità, soprattutto in attacco, però i risultati sono stati deludenti. Stesso discorso per il Pescara, che ha uno spessore offensivo inferiore, però ha GALANO, un elemento in grado di risolvere la partita. Ultimamente è mancato, complice la squalifica: ora dovrà trascinare il Pescara come ha fatto in passato. Non c’è una favorita».
«Situazione terribile per ODDO, non vorrei essere nei suoi panni; rischia di portarsi dietro l’epilogo di questo spareggio per tanti anni. Non è un match di campionato: qui una delle due sprofonderà in C. Incrocio drammatico, ma Oddo è un professionista e dovrà pensare alla sua squadra. La verità è che Pescara e Perugia non avrebbero dovuto ritrovarsi ai play out».
«Nel 1992, ai tempi del passaggio a Perugia, un calciatore in scadenza non otteneva lo svincolo automatico. A contratto terminato, il mio agente Canovi mi chiese di andare a Roma per incontrare Luciano Gaucci. Il patron del Perugia voleva costruire una rosa pazzesca e alla fine investì 25 miliardi delle vecchie lire. Ci vedemmo e gli comunicai che dovevo parlare con la dirigenza biancazzurra perché Pescara era diventata la mia città. Gaucci apprezzò il mio gesto e mi disse di essere disposto ad attendere. Lo dissi a Pierpaolo MARINO [DS Pescara – ndr] che Perugia mi proponeva un triennale: lui rispose di non poter pareggiare l’offerta e il presidente SCIBILIA aggiunse: ‘Ti parlo da padre, vai pure perché è una proposta irrinunciabile’. Così accettai il trasferimento. Dopo qualche giorno MARINO mi richiamò dicendomi che SCIBILIA voleva vedermi. Andai da lui. Mi disse: ‘Cerca di trovare una scusa e resta con noi’. Ma ormai c’era la firma. Forse il Pescara pensava che stessi bluffando: io sarei rimasto anche con un ingaggio inferiore, ma inizialmente il club non era disposto a prolungarmi il contratto. I primi giorni in Umbria ho sofferto, poi mi sono ambientato ed è iniziata un’avventura straordinaria».
«Gaucci non ti faceva mancare nulla, però pretendeva sempre il 100% e non accettava una partita storta. Disponibile e altruista: Perugia lo ricorda tuttora con affetto. Idem SCIBILIA, uomo di parola: con lui bastava una stretta di mano per trovare un’intesa».
Per le storiche “chiacchierate” di 40mila.it con ROCCOVOLANTE, ecco i link:
– 1a parte;
– 2a parte;
– 3a parte.
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8 Comments
😉
https://youtu.be/_2N4Spc1R1I
Scibilia? Purtroppo noi giovani ragazzi della CURVA NORD avem capit tropp tard cirt cos
biancazzurro86 vatt a fa na pist co le pallin su la sabbia,va. .
Mah… io dopo 10 minuti già mi so rott lu c. a lu mar… 😃😃😃
Auà, mo ve le dich’. Sbàje chi dice ‘iéte a lu mare’ pecché ji GIÀ CI STINGHE A LU MARE!
Al mare si sta da dio
Sebastiani lo Scibilia del 2000, basta una stretta di mano per trovare l’intesa
Sebastiani, come mai tutti parlano del nostro scarso spessore offensivo?
