Pubblichiamo un contributo così come trasmessoci dall’autore –
Ennesima disfatta (1-0 ad Avellino) del Delfino post Catanzaro. Una squadra in caduta libera, che evidentemente ha mollato psicologicamente dopo l’incontro con i padroni del girone C, senza più riuscire a riprendersi. Di sicuro avevamo sopravvalutato, oltre all’organico, anche il Mister, incapace di gestire una sconfitta che in fondo poteva considerarsi prevedibile, considerata la caratura dei calabresi. Se è comprensibile un calo nei giorni successivi all’evento negativo, non altrettanto accettabile è il protrarsi, da parecchie settimane, di questo stato comatoso cui si è ridotta la squadra.
Prima della crisi ci erano state risparmiate, almeno, le “uscite” ormai ripetute e ripetitive del presidente Sebastiani che, non più protetto dai buoni risultati sul campo, ha ripreso da un po’ di tempo a raccontare di cessioni, difficoltà finanziarie e pretese di un ambiente che, invece, secondo lui dovrebbe ringraziare baciando il suo cammino, senza il quale il calcio a Pescara non esisterebbe (…)!
Non sappiamo quanti anni ancora dovrà durare questo calvario che, a nostro avviso, una tifoseria calda e capace di riempire lo stadio Adriatico e le curve in trasferta – da sempre, quando la squadra ha dimostrato il suo valore – non merita. Non possiamo formulare ipotesi a riguardo, perché stagione dopo stagione lo stemma biancazzurro tende sempre più a sbiadirsi e non certo per via delle contestazioni (più che legittime), come asserisce ostinatamente il presidente, quanto piuttosto per una gestione esclusivamente affaristica e senza la minima programmazione, che vede continuamente la Rosa cambiare aspetto e nomi. Chi mai potrebbe davvero rilevare questa ex nobile società, divenuta ormai un contenitore anche ad uso di squadre più blasonate, dove mandare i propri calciatori a collezionare minuti necessari ad aumentarne il (presunto) valore?
La piccola sosta per le festività natalizie purtroppo e con ogni probabilità, getterà ancora più nello sconforto i tifosi, pronti ad assistere all’ormai consueto mercato di “distruzione” invernale, ovvero l’ennesima maledizione a cui questa società ci ha ormai abituati.
Siccome al peggio non può, evidentemente, esserci mai fine da queste parti, ecco che all’orizzonte si profila anche la possibilità di sanzioni per il ritorno, a cascata, delle plusvalenze “made in Juventus”, le quali naturalmente coinvolgono anche il Delfino, in particolare per i casi Edoardo Masciangelo e Matteo Brunori, a cavallo fra il 2019 e il 2020.
Buone feste
Fabio Ros
P.S.: nel ringraziare Fabio Ros per il suo contributo, precisiamo che il contenuto rappresenta sempre e solo un’espressione dell’autore e non impegna il punto di vista del sito 40mila.it. Cogliamo inoltre l’occasione per ricordare a tutti i tifosi biancazzurri che questo sito “appartiene” ai tifosi stessi della Pescara Calcio: sono pertanto benvenute proposte di ulteriori contributi. A tal fine, è possibile utilizzare la mail di contatto info@40mila.it (anche raggiungibile dal link nel menù principale in alto).
18 Comments
😂 👌
Una luce di speranza.
Eccola
https://youtube.com/watch?v=KikLLLeyVOk&si=EnSIkaIECMiOmarE
E dico che fino a qualche tempo fa’ ero un po’ addolorato pensando alle conseguenze che questa cosa avrebbe portato, ma mo’ sinceramente mi so’ stufat, non ce la faccio proprio più. Dopo 40 anni di stadio ora salendo i gradini della scala che conduce agli spalti mi assale un senso di sconforto. Non mi era mai capitato prima d’ora. Adesso vorrei solo vedere una luce nuova di speranza. Tutto qua’ ✌
Ma ca da venn su cretin lu caxx che gli frec ? Chi se la compra una società in queste condizioni ? L’australiano ha comprato il Catania perché si sono azzerati i debiti mica per altri motivi. Lo sappiamo bene tutti ed e’ stato scritto da molti in questo portale che per ripartire con qualcun altro bisognera’ riportare di nuovo i libri in tribunale. Non esistono altre vie purtroppo. I giornalai locali continuano a tenergli il gioco ma sanno benissimo quale e’ il destino a cui andremo incontro.
Ho letto sui social che ha raccontato una storia esilarante nella quale lui aveva venduto sul serio!!!

Per l’amore di Dio! e chi li considera più a questi cialtroni di Chieti scalo ? Attendo sulla riva del fiume il momento in cui li vedrò in collegamento dai campetti di eccellenza. Questo si meritano 💩
Stasera su ReteCullù c’è anche l’intervista di regime. Putin gli spiccia casa.
Bravo Il Prenditore. Quadretto completo

La classifica delle responsabilità della distruzione del calcio in questa città per me e’ questa.
1) tifoseria organizzata
2) stampa scritta e parlata
3) tutti gli altri tifosi accondiscendenti
4) istituzioni politiche ed economiche cittadine 5) governance del calcio italiano che gli ha permesso di fare tutte ste maule.
Già mi immagino che l’anno prossimo faremo il campionato di C con dei punti di penalizzazione..
Dite di no?
Altro giro di giostra evvaiiii il circo takimiri vedrete come ci farà divertire
a noi solo il 711 potrà salvarci 
Sto schifo menso lo racchiudo in poche parole SET NA MANICA DI CINCIUN
“mercato di distruzione” di quel po’ di buono rimasto
Cullu’a li timb a mi da mo c’avess stat cacciat a zampatun a lu cul…..quist invece applaudono le calcolatrici pure quando ci pigliano 3 sarache dal cacanzaro…..e per dal bicerno…..o com cazz si chiam…..
Caduti..sempre più Giù!!! E tutto Per Un Pugno di Dollari….
A me di la sebastianese ni mi mi frek nind picche’ ji aspett lu Piscar….. RIPETO CHE PEGGIO DI CULLU’CI STA SOLAMENTE GLI EX PR DELLA EX CURVA NORD
“Una società in caduta libera” sarebbe più appropriato.
“calciatori a collezionare minuti necessari ad aumentarne il (presunto) valore”