Bologna 01.07.1979, Pescara-Monza 2-0
Accolgo con vero piacere l’invito degli amici di 40mila.it e, per completare i festeggiamenti del 46esimo Compleanno del nostro Pescara Rangers, metto a disposizione un altro estratto del “diario”. E così, dopo il 18 novembre 1976 che racconta la nascita ufficiale del gruppo, ho scelto il 1° luglio 1979 perché questo giorno non ha segnato solo la nostra seconda Serie A consecutiva, né solo l’esodo dei 40.000 (da far invidia pure a Mosè…) – e che resta tutt’oggi il record mondiale in proporzione agli abitanti (tant’è che proprio da questo incredibile numero nasce l’Inno del Pescara e, credo, anche la denominazione di 40mila.it). Il 1° luglio 1979 è un giorno storico perché segna anche la vera e propria consacrazione del Pescara Rangers a livello nazionale, concludendo così un intensissimo cammino di due anni che ci ha portato a raggiungere questo traguardo molto prima, e molto meglio, di quanto noi stessi fondatori avevamo fantasticato. Tutto ciò che è accaduto nei decenni successivi è una meravigliosa conseguenza di quei 590 giorni, senza i quali chissà di quale Nord staremmo parlando ora.
Gabriele (“Gaby”) Orlando [estratto dal (mio e vostro) diario del PESCARA RANGERS]
Domenica, 1° luglio 1979 –
Ho già incontrato mille e mille difficoltà nel descrivere i passati esodi di Terni, Bologna, le due trasferte romane … e poi ancora Bologna (in campionato), fino a Napoli, ma ora, devi credermi sulla parola: questo Bologna 1979 va molto al di là della mia stessa immaginazione, e ho serie difficoltà a trovare le espressioni adeguate per farne memoria.
Un primissimo pensiero, però, va subito a voi “altre” tifoserie vicine, lontane e … vicinissime, voi che fracichi di invidia avete pesantemente ironizzato bollando Terni e Bologna 1977 come un vistoso ma semplice fuoco di paglia, dovuto solo a irripetibili casualità e concomitanze fortuite … Ecco!… questo 1° luglio 1979 è interamente dedicato a voi e al vostro fondoschiena ormai spapanato dalle innumerevoli volte che l’avete “dolcemente” preso in quel posto. Questa giornata vi obbligherà a toccare con mano come, al contrario delle vostre insulse e patetiche gufate, Terni e Bologna 1977 siano state solo la “prima volta” di una dimostrata capacità pescarese nel realizzare ciò che non riesce a nessun’altra città in Italia; neanche a Napoli, che porta 30.000 tifosi in trasferta solo con il decisivo supporto dei tantissimi emigrati su cui, invece, Pescara non può contare, se non in piccolissima parte.
Altro che fuoco di paglia!… miei cari fracichi d’invidia: Pescara continua a confermare e superare se stessa ad ogni occasione, e state pur certi che, se Dio vorrà, la stessa Bologna 1979 sarà solo un’altra tappa intermedia di un cammino senza fine. Per l’indescrivibile gioia del vostro fondoschiena, sempre più somigliante al traforo del Monte Bianco e pronto ad accoglierne il relativo “traffico”.
Chi vivrà vedrà.
Ritengo perciò utile una mini-cronaca di premessa, che cercherò di sintetizzare al massimo, fino a ridurla a “scheda tecnica” o poco più, rispetto “all’impossibile” realtà di quanto sta accadendo.
Casello autostradale di Pescara Nord: sono le 6,00 di una domenica mattina che di sonnolenta non ha proprio nulla, nonostante la notte passata completamente in bianco; il movimento generale è quello di un mezzogiorno infrasettimanale.
Il sole è già sorto da un po’, o forse non è mai tramontato … Non lo so, non me ne sono accorto. I colori, i profumi e il tepore dell’aria sono quelli tipici dell’estate; della “nostra” estate mediterranea, che non può e non deve essere confusa con nessun’altra del globo terrestre. (…)
Clicca qui per continuare a leggere.
P.S.: nel ringraziare “Gaby” Orlando per il suo contributo, precisiamo che il contenuto rappresenta sempre e solo un’espressione dell’autore e non impegna il punto di vista del sito 40mila.it. Cogliamo inoltre l’occasione per ricordare a tutti i tifosi biancazzurri che questo sito “appartiene” ai tifosi stessi della Pescara Calcio: sono pertanto benvenute proposte di ulteriori contributi. A tal fine, è possibile utilizzare la mail di contatto info@40mila.it (anche raggiungibile dal link nel menù principale in alto).
38 Comments
vita, a Napoli c’ero io, come immagino tutti gli altri antichi come noi
Ti ricordo che su quel finale di campionato scrissi qui “le mie memorie”: https://www.40mila.it/2020/06/13/da-s-benedetto-a-pescara-dalle-stalle-alle-stelle-sulle-ali-di-un-angelo/
Chi c’era come me degli utenti di questo sito a Napoli campo neutro in quel campionato della seconda promozione in A del 1979 per la partita Foggia Pescara 1-2 ( col gol pazzesco su punizione di Bruno Nobili) che condannò i pugliesi in C (ancora godo) e ci permise vincendo l’ultima partita in casa se non erro contro la Pistoiese di agganciare il Monza clamorosamente battuto in casa da un Lecce ormai salvo e rilassato Ai Lombardi sarebbe bastato un misero punto per la A matematica ma il loro Centravanti capocannoniere della B, Massimo Silvia falli’ pure un calcio di rigore .Quel Silva che l’anno dopo gioco’ in serie A col Pescara attirando mille sospetti anzi prendendosi del venduto dai suoi ex tifosi evidentemente in Cascetta . Quel Lecce che qualche anno dopo fece perdere lo scudetto alla Roma battendola incredibilmente in casa con l’Olimpico stracolmo pronto a festeggiare Chi ricorda il gol di Barbas ? Evidentemente ai salentini piace il ruolo di guastafeste .
Nota da 40mila.it
Confermiamo con Gaby che “non si tratta né di sostenere un esame di italiano né di partecipare a un Concorso di Letteratura”!
Questo sito non ha giornalisti “dietro” di sé ma semplici tifosi, a titolo volontario (ogni introito pubblicitario è a malapena sufficiente a coprire le spese).
40mila.it, ricordiamo, nasce senza alcun fine di lucro per “appartenere” – e difatti “appartiene” virtualmente – ai tifosi stessi della Pescara Calcio: pertanto, è a disposizione di ogni tifoso biancazzurro che voglia mandare contenuti a info@40mila.it chiedendone la pubblicazione.
Tornando al punto di Gaby: pensiamo noi a “tradurre” in italiano corretto qualunque forma linguistica e qualsiasi errore grammaticale o di altro genere.
Vedo che Tuscia sa essere più persuasivo di me su certi passaggi del racconto anzi proprio sulla Consacrazione in questione ….Nemicissimo rassegnati 🤣
NOTA DALL’AUTORE
Ringrazio molto l’amico “NemicissimO” per la sua richiesta e l’apprezzamento nei miei confronti. Ritengo però di non poter aderire alla sua pur bellissima proposta, non solo perché non dispongo più (purtroppo) di abbastanza tempo libero per fare le “cose per bene” (cioè le uniche che conosco), ma soprattutto è necessario vivere in prima persona l’appartenenza attiva e fattiva al mondo “ultras”, di cui i 90 minuti della partita sono solo la punta della piramide che, in realtà, occupa l’intera settimana. Dunque, oggi non sarei in grado di trasmettere il necessario patos “incandescente” che può fare solo chi “ci sta in mezzo”.
Spero perciò che qualche “Ranger” contemporaneo, meglio se di “prima linea”, si senta stimolato dalle mie pagine per proporre qualcosa di simile nei giorni nostri, e con grande spontaneità, perché non si tratta né di sostenere un esame di Italiano né di partecipare a un Concorso di Letteratura, ma solo di riscaldare i nostri cuori. Un abbraccio.
Gaby
… concetti su Malatrasi e Nobili che sono anche a pagina 5 …


Comunque, ora che ho finito, dico che mi sono a più riprese rivenuti i brividi. Ho rivissuto oggi in qualche modo quell’emozione complessiva pazzesca. GRAZIE a GABY: “LA MARATONA SIAMO NOI”! Concordo: lo siamo stati davvero. E, di nuovo, ben vengano, quando il caso, ricordi simili
Nella pagina 4 ho trovato molto interessante il punto che ricorda che fu Malatrasi in panchina in quel finale di campionato, anziché Angelillo. Io ho totalmente rimosso tale aspetto. E ho letto tra le righe anche il diverso e incrementato impegno che Bruno Nobili avrebbe prestato “sotto” Malatrasi anziché “sotto” Angelillo
Comunicato serio 70’s style: “Tutti alla stadio a sfanculare l’infame. Tira fuori la moneta, riportaci in B e poi vattene aff….”
Essele’ comunicato PR : Tutti allo stadio a sostenere i ragazzi per regalarci un…..SOGNO!!!
La promozione in B. Un sogno.
Livello neroverdi del colle….
Aggiungo che ero ignaro della convinzione storica della Nord che sia stato un tifoso milanista a lanciare la pietra in testa a Rivera. Al di là della condanna del gesto, rimane un atto balistico di una precisione pazzesca e da “applausi” (ero nella stessa zona da cui è venuto il lancio e … caspita che mira!
)
Consacrazione della curva a livello nazionale. Passata da un inizio folkloristico ad essere una entita’ cazzuta e temuta a livello nazionale.
In massa in trasferta ed Adriatico tabu’ per tanti in quei tempi, senza scorte e separazione delle tifoserie. Qualcuno ricorda presenze visibili di ascolani, atalantini, foggiani, leccesi, perugini, cesenati etc. all’Adriatico all’epoca ( a parte qualche gruppo sparuto a caccia di sardelle)? Oggi diamo la sud a beneventani e catanzaresi e ci esalta per le vittorie a Torre del Greco e Potenza.
Come ben ricorda Gaby dopo uno scialbo zero a zero contro la SPAL dalla nord piovve di tutto sulle teste di bandiere come Zucchini, Nobili e Repetto. L’ Udinese si allontanava e fallire la promozione in serie A era un’ opzione non prevista….
… poi, ci mancherebbe, solo l’autore può chiarire del tutto, quale fonte originaria…

ah, ok. C’è qualche passaggio interpretativo da fare (cioè, a partire dal fatto che abbiano esposto lo striscione in posizione preminente si deve dedurre tutto il resto: che tutti gli striscioni di altre tifoserie siano stati esposti per omaggiare i rangers o richiederne l’amicizia; che le tifoserie rivali siano venute a bologna per misurarsi coi rangers ecc.). Dal racconto, così come è fatto, non era chiarissimo, dato che si parla tendenzialmente di “curva nord”, “tifoseria emergente”, “pescaresi” ecc. Insomma, non mi era chiarissimo che si parlasse specificamente dei rangers.
Ho letto la pagina 3 e penso ci sia piuttosto chiaramente la risposta al quesito di nemicissim0 sul perché quel giorno sarebbe stato i lgiorno della consacrazione dei PR. Intanto, si dice che la “Balconata centrale a noi del Pescara Rangers, come da accordi ‘democraticamente imposti’ già in settimana”. Qui già è chiaro che ormai, dire Curva Nord vuole principlamente dire PR. Poi, c’è la consacrazione dimostrata dalla “vera e propria ‘esposizione universale’ di striscioni … quelli delle tifoserie oggi schierate al nostro fianco: Panthers dei cremonesi, For Ever Ultras e Boys S.A.N. degli interisti, For Ever Ultras dei bolognesi, Ultras del vicentini, Fossa dei genoani, un Ultras che credo sia degli spezzini… Sono arrivati anche diversi esponenti dei pistoiesi e del CUCS romanista, tra cui Geppo ‘il folle’ e Giovanni ‘tzigano’, venuti a curiosare (cioè ad ammirare, ma non lo ammetteranno mai …) la tifoseria che loro stessi definiscono ‘padrona assoluta della Serie B’. La stessa volontà di amicizia, quale introduzione a un possibile gemellaggio futuro, ce l’hanno un po’ tutti e lo chiedono apertamente: non solo bolognesi e juventini, con i quali il discorso è aperto già da tempo, ma ora anche interisti e genoani.
Un vero e proprio assalto lo subiamo (è il caso di dirlo) dalle altre tifoserie cosiddette minori, ma ciascuna con una propria dignità pari a qualsiasi altra di Serie A: mantovani, parmensi, reggiani, novaresi, spezzini, lucchesi livornesi, pisani, padovani, spallini, carraresi … Tutti venuti a conoscerci e a farsi conoscere, ma soprattutto a omaggiare la Nord Pescarese come la migliore Curva emergente in Italia; insomma, una di quelle tifoserie che, al momento, è meglio avere dalla propria parte, piuttosto che contro (parole loro, testuali). Non per niente, sono tutti attrezzati con il meglio del materiale da scambiare (sciarpe, adesivi, toppe, distintivi, foulard, eccetera), com’è comunemente d’obbligo nel momento in cui si stringe un “patto”.
Insomma, a me pare che nel contesto ultras questa sia chiaramente una CONSACRAZIONE!
PECCATO NON AVER VISSUTO DI PERSONA QUEI MOMENTI COSÌ IRRIPETIBILI
Appena finito di leggere l intero racconto di Gabry. Grazie per questa perla storica condita di numerosi particolari senza tralasciare l’invidiabile capacita’ di scrittura.
Non avendo potuto vivere quell’ epopea (per motivi anagrafici) il tuo racconto mi ha dato comunque gli strumenti x immaginare di essere anch’io tra i 40mila. Grazie ancora.
soloilpescara7su7
Pinocchio vattene.
Invece la geografia in camicia?
LA STORIA SE FA A PETTO NUDO!!E CHE LA R4! N’ATRU PASS!!
Emozioni…
Peccato non aver potuto vivere quei momenti.
Ma dobbiamo pensare ad oggi e a riempire lo stadio domenica. Questo è importante.
Forza Pescara!
Mio padre mi ha chiesto se la domanda è come nei referendum. Cioè se dici si vuole dire no e se dici no vuole dire si
Gli ho risposto di si 
Qualcuno forse ricorderà il mio racconto su quella giornata mitica dello spareggio col Monza che la redazione molto tempo pubblicò gentilmente .Mi sono ritrovato in mille cose raccontateci da Gaby anche per averle vissute personalmente quel giorno . Tanti flash back da brividi… Sarei curioso anche di sapere da chi ha vissuto all’interno dei Rangers tante esperienze in prima persona tante altre sfaccettature anche nei tempi di controversi di Scibilia Oliveri
Con i commenti esaltate ora una epoca di dirigenti che non erano meglio di quelli di oggi. Tutti ipocriti qui nascosti dietro l’anonimato … Muovete i vostri fondoschiena freddi e andate allo stadio a mostrare quanto siete tifosi degni di quello che dite invece di specchiarvi nei ricordi
Ah, e non sapevo quella del treno monzese fermato alla stazione di Modena in attesa del “via libera”!!!

E concordo: “Questo è un esodo che non solo entra di diritto nella Storia del Calcio, ma (secondo me) può tranquillamente diventare argomento per un Dottorato in Sociologia”. In effetti, sarebbe da riflettere sul serio dalpunto di vista sociologico su cosa ci prendeva a tutti e 40.000! Ed era tutto così ovvio e naturale esserci! Talmente scontato che neanche sfiorava a qualcuno l’dea di non esserci! E un’analisi sociologica meriterebbe d’essere fatta in qualche tesi su cosa è cambiato oggi rispetto a quei tempi …
Scherzi a parte, è da brividi la descrizione minuta di tutte le diverse partenze (treni, auto, etc.) e il pieno di emozioni è ancora oggi da “lacrime”!

C’ero su uno di quei treni, ma tanti ricordi si erano annebbiati (ho rimosso anche le gocce di pioggia) e ora mi stanno tornando in mente …
Ho finito ora di leggere la sola seconda pagina: proseguirò. Scritto benissimo! E quindi già dico che non sarebbe male per la Pescara Calcio sostituire l’addetto stampa con Gaby!

Certamente SÌ, assolutamente SÌ.
Visto che Gaby Orlando è un’ottima penna, piacevole da leggere e certamente munito di notevole esperienza ed occhio critico, la redazione non potrebbe chiedergli – se va in trasferta – di scrivere dei reportage da osservatore terzo? Sarebbe a mio parere interessante leggerli. Ma direi anche per le partite in casa…
Buonasera a tutti. Come alcuni di voi ricorderanno, sono un utente storico di questo sito. Torno dopo molto tempo a scrivere attivamente (nel frattempo vi ho solo letti) essenzialmente per due motivi: 1) per esprimere parere favorevole alla pubblicazione di queste interessanti testimonianze della gloriosa storia passata e 2) perché il nostro Pescara è secondo in classifica, domenica c’è il big match con il Catanzaro e quindi sarò di nuovo e finalmente presente in poltronissima.
A quelli del trallalero lamentoso di oggi farebbe bene leggere un pò di storia del tifo pescarese.
Giusto per capire cosa significhi avere “mentalità”, oggi sostituita dal “solo per la maglia” (anche se a 90 gradi).
Torno a scrivere solo questo post perché è giusto riconoscere quanto è grande il racconto di Gaby Orlando! E sì. Ne voglio leggere altri. Gli fa bene a quelli di adesso.
Faccio una domanda, visto che all’epoca avevo 12 anni e quindi non sapevo nulla di dinamiche ultras. Si parla di consacrazione, e visto che è Gaby Orlando a scrivere, si tratta della consacrazione dei Rangers. Ho letto tutto l’artcolo e non ho in effetti capito in cosa è consistita questa consacrazione: nel fatto che erano presenti gruppi ultras di tutt’italia? Ma Orlando non scrive esplicitamente che erano a bologna per incontrarsi/scontrarsi coi rangers in particolare, dato che erano presenti anche gli Ultras e probabilmente altre sigle dell’epoca. Nel fatto che i Rangers erano a Bologna? Beh a Bologna c’era mezza pescara… Mi sarebbe piaciuto se l’amarcord avesse specificato meglio il ruolo e l’attività dei Rangers nell’ambito dei quarantamila, per capire meglio in cosa consistette questa consacrazione. Purtroppo, in tutto l’articolo la parola Rangers compare solo un paio di volte e non fa capire a pieno l’apporto e l’attività del gruppo in quella occasione.
Io sono nato molto dopo. Mi piace leggere queste cose. Si va bene. Però ai miei amici non importa la storia
Io vorrei conoscere, dalla voce più autorevole dei pescara rangers quale orlando, cosa veramente ne pensa di sebastiani e, cosa più importante, il vero motivo per il quale non viene contestato. Poi mi pozz pur muri
Ho solo iniziato la lettura: riprenderò più tardi appena avrò tempo.
Però, sul sondaggio non ho dubbi: SI! Ogni tanto, la nostra Storia va raccontata, sia nel bene che nel male. Chi è “senza storia” non sa di vagare nel vuoto cosmico
NOTA DALL’AUTORE
Per l’occasione, chiederei ai nostri amici cosa ne pensano di queste memorie (di tutti, non solo le mie) risalenti a molti anni fa. Il vostro parere potrebbe essere utile per iniziative future.
In particolare, proporrei la seguente domanda, con due risposte tra cui scegliere:
Siete favorevoli che i tifosi più “anziani” (di anagrafe e di militanza) propongano periodicamente memorie e riflessioni aventi per riferimento il Pescara e la Pescara del “secolo scorso”?
NO – Perché è un passato troppo lontano e diverso dal calcio odierno. Per cui, non serve a niente parlarne, se non con il rischio di “disorientare” il presente con paragoni “romantici”, improponibili e forse dannosi.
SI – Perché la Storia è un fondamentale insegnamento per ogni ambito della vita: solo conoscendo il passato si può comprendere il presente e progettare il futuro. Bisogna perciò essere Orgogliosi di poter raccontare una Storia Gloriosa come quella Biancazzurra.
“Gaby”