A Pescara
Daniele SEBASTIANI: “Il Pescara, al momento, è una delle poche società in serie B ad essere in regola con tutti i parametri necessari per l’iscrizione al campionato della prossima stagione. Questo perché a gennaio ci siamo preoccupati di mettere in sicurezza i conti. Il protocollo per la serie B avrà comunque un costo che non era previsto in bilancio: circa 150mila euro. Si aggiungeranno ai mancati introiti da botteghino e degli sponsor che graveranno sui conti del club. Potrebbe essere necessario ricapitalizzare. Le difficoltà per l’attuazione del protocollo possono riguardare il reperimento dei tamponi, ma noi qui a Pescara non dovremmo avere problemi”. “Per gli abbonati si studierà il modo per rimborsare il rateo delle cinque partite a cui non potranno assistere perché si giocherà a porte chiuse”.
“Non me ne può fregare di meno dello stadio Mastrangelo di Montesilvano: siamo stati contattati per verificare la possibilità di un recupero della struttura che versa in condizioni penose. Abbiamo fatto delle considerazioni e delle ipotesi per rimetterlo in sesto, fermo restando che la gara per l’affidamento della gestione del Mastrangelo sarebbe stata aperta a tutti. Il fatto che ci sia di mezzo il Pescara ha scatenato delle polemiche ingiustificate, fuori luogo: e quindi il Pescara si fa da parte. Non è più un argomento che ci interessa”.
“Se il campionato fosse finito a Benevento, LEGROTTAGLIE sarebbe stato confermato. Mai come in questa stagione abbiamo dovuto pagare dazio agli infortuni. Un tributo molto alto, superiore alla norma”. “In futuro la politica della Società resta la valorizzazione dei giovani. Ma l’attaccante che piacerebbe è Piero Iemmello”.
“Per gli stipendi, con i calciatori non ho nessun tipo di problema. Non voglio approfittarne: faremo un ragionamento in questo momento di difficoltà. Potremmo accordarci per due mensilità, ma alla fine potrebbero anche prendere tutto. Tutti si sono dimostrati disponibili e questo mi riempie di soddisfazione”.
“Il calcio post coronavirus sarà diverso da quello conosciuto finora: si allargherà la forbice tra club ricchi e meno ricchi. Noi saremo sempre gli stessi: una Società che vuole fare calcio sostenibile. Non siamo ricchi; per noi cambia poco. A porte chiuse perderemo incassi al botteghino, ma anche sponsor e interventi di Lega. A fronte di perdite certe, avremo contratti antecedenti al Covid di cui bisognerà ridiscutere. Nel futuro, i club di A dovranno aiutare quelli di B prestando calciatori e magari garantendone gli ingaggi”.
Luca PALMIERO: “Prima dello stop abbiamo raccolto pochi punti. È vero, le assenze ci hanno penalizzato, però non devono diventare un alibi. Bisogna ammettere che stavamo giocando al di sotto delle nostre possibilità. Sulla carta siamo forti e con la rosa al completo potremo ancora ambire a qualcosa di importante. Quella attuale è una classifica che non ci appartiene, tuttavia, se siamo lì in basso qualche motivo ci sarà. Guardiamoci le spalle, bisogna scalare posizioni prima di pensare a obiettivi prestigiosi. Certamente, quando sono arrivato l’estate scorsa, non mi aspettavo di ritrovarmi in una situazione così difficile. Invece abbiamo avuto un passo lento, ci sono stati un po’ di problemi”.
“Non spetta ai calciatori dire se sia giusto o meno ricominciare a giocare: dobbiamo affidarci al parere dei medici. Siamo disposti a rischiare un po’ per tornare a lavorare. E se per le strade delle città ci sono fiumi di persone, sinceramente non vedo il motivo per cui non dovremmo ricominciare a giocare”.
Bepi PILLON: “REPETTO mi aveva chiesto la disponibilità in caso di cambio in panchina, lo scorso gennaio [2020]. Io l’avevo data, poi la Società ha fatto altre scelte”.
Andrea CARNEVALE (oggi nello staff tecnico dell’Udinese): “Nel 1993 sono venuto volentieri a Pescara: avevamo – se non vado errato – pochissimi punti e la stagione è finita con la salvezza del Pescara. Il secondo anno [stagione 1995/’96] un po’ meno: mi è dispiaciuto molto perché, alla vigilia di Salerno, il Pescara era primo in classifica; ma poi si è rotto qualcosa. Tra me e ODDO [Franco – ndr] non si andava molto d’accordo, sinceramente. Con quella squadra che avevamo volevo portare il Pescara in Serie A: questo non è stato possibile. Poi mi feci male a Reggio Calabria e praticamente non ritornai più a Pescara: di fatto è finita la mia carriera. Dopo tanti anni ho parlato anche col vecchio mister – avevo il figlio Massimo Oddo qui a Udine – ed abbiamo chiarito: eravamo molto più giovani ed io ero un po’ fumantino. Con RUMIGNANI? Io arrivavo addirittura il mercoledì, ma non perché volessi approfittare: avevo 36 anni e siccome sapevo com’era il mio fisico – non era più quello di una volta – la domenica giocavo, il mercoledì sera stavo a Pescara e il giovedì iniziavo il mio allenamento. Però, quando facevo giovedì, venerdì e sabato, la domenica stavo bene. Federico GIAMPAOLO era un giocatore che in serie B faceva la differenza. Forse mancava un po’ di ‘cazzimma’, però effettivamente era un giocatore che anche oggi non sfigurerebbe in campo – che so – a Lecce o a Udine.
Sullo scarso rendimento di INGELSSON? Io l’ho preso come attaccante esterno a destra, con piede invertito, mentre qui a Udine gli allenatori (lo stesso ODDO) lo facevano giocare centrocampista. Non penso che abbia il passo da centrocampista: lui è un attaccante esterno, quindi gli allenatori che l’hanno messo lì, secondo il mio punto di vista hanno sbagliato.
BOCIC è un ragazzo che abbiamo dato al Pescara nella speranza che fra qualche anno possa emergere, perché noi abbiamo il diritto di prelazione qualora dovesse esplodere. E’ il primo anno che si affaccia alla serie B, ma è un ragazzo molto interessante. Per me è un attaccante esterno e nel 4-3-3, a destra, può essere molto devastante. Spalle alla porta faccio fatica a vederlo, e anche come seconda punta: lui preferisce più la linea. E’ un ragazzo che ha molta ‘fame'”.
A Roma
Comitato Tecnico Scientifico (CTS): “È comparsa sulla stampa nazionale, sostenuta da alcuni noti rappresentanti del mondo del calcio, la notizia che il CTS avrebbe concordato con le autorità sportive, prime tra tutte la FIGC e la Lega Calcio, non solo le procedure e i protocolli per la riapertura del campionato, ma anche la riduzione del possibile periodo di quarantena a cui sottoporre calciatori e personale della squadra risultati positivi al test diagnostico per la presenza del virus SARS-CoV-2 o i loro contatti più stretti, ipotizzando una sola settimana di quarantena precauzionale, anziché due settimane universalmente riconosciute”. Tuttavia, un “trattamento particolare, in eccezione per alcune categorie di persone e di attività, come i professionisti del giuoco del calcio, così come per altri sport di squadra che implichino contatto fisico prolungato, è fuorviante e provocatorio, tendente a creare un clima di scarsa fiducia nell’attendibilità e nel rigore etico e scientifico con cui il CTS ha affrontato e continua ad affrontare i complessi problemi tecnici legati alle riaperture progressive del Paese, nel contesto del processo di rafforzamento dei settori territoriale e ospedaliero del Sistema sanitario nazionale e degli indicatori di monitoraggio stabiliti dal Ministero della Salute di concerto con le Amministrazioni regionali”.
Cosimo Sibilia (Vicepresidente FIGC e Presidente LND): “Aspetto giovedì 28; ci sarà l’incontro tra le componenti federali e il Ministro dello Sport Spadafora alle ore 18:30, via video conferenza. Se le condizioni sanitarie miglioreranno ci saranno più chance di ripartire. Spadafora si è tenuto molto distaccato dal dare indicazioni: chiaramente, arrivati al punto in cui siamo non è più possibile non prendere una decisione finale per cercare di riprendere, altrimenti non ci saranno poi le condizioni dal punto di vista temporale per chiudere tutto a fine agosto e ricominciare a settembre. Il campionato successivo ripartirebbe a fine settembre o inizio ottobre. Sono tutte ipotesi sul tavolo, bisogna valutare tutto e poi prendere una decisione. Punto essenziale è come e quando riprendere a giocare”.
A Vicenza
Umberto Calcagno (Vicepresidente dell’Assocalciatori – AIC): “Gli allenamenti si intensificano ma il numero degli infortuni non è al di sopra del normale rispetto all’inizio dei ritiri. Comprimere così tanto, tuttavia, questo finale di stagione in un periodo dell’anno dove non si è abituati a giocare e con temperature di un certo tipo, potrà creare qualche problema in più. IGli infortuni sono cresciuti in Germania e Inghilterra: sono dati importanti; la ripresa non deve essere troppo stressante nel chiedere agli atleti sacrifici, impegno ed un rischio diverso rispetto al solito”.
“Abbiamo affrontato la questione dei contratti [scadenti al 30 giugno] con Federazione e Lega. Le comunicazioni della FIFA sono chiare: indipendentemente dal fatto che la stagione andrà avanti, nessuno potrà decidere qualcosa sui contratti dei singoli e dunque incidere su un rapporto di lavoro privatistico rispetto ad una situazione di eccezionalità come questa. Le parti dovranno ricontrattare. C’è chi è a scadenza di contratto, chi è in prestito, chi in scadenza ha già firmato al primo di luglio con un’altra società. Non ci sono altre vie di uscite tecniche sotto questo punto di vista. Sulla questione stipendi non è semplice trovare una soluzione condivisa. Rimandare le scadenze e fare le cause sugli stipendi di marzo e aprile non è la chiave giusta per noi”.
“Il VicePresidente della FIGC, Sibilia, ha proposto di posticipare di un’ora il match delle 16.30? Le 17.30 sembra comunque presto. Gli orari migliori restano gli slot delle 18.45 e delle 21.00. Non è una gara una tantum, ma si gioca ogni tre giorni a certe temperature: è a rischio l’incolumità dei calciatori e, considerando anche l’intensità delle partite, non sarebbe certo l’ideale giocare prima delle 18.45”.
“Sul protocollo resta la questione del primo contagiato. Ci stiamo ragionando da un mese. Ancora oggi tutta la squadra dovrebbe andare in ritiro per due settimane, una situazione che aveva creato difficoltà oggettive a livello organizzativo a più della metà delle società di Serie A, che non hanno strutture di proprietà. Dobbiamo auspicare che dal 3 di giugno ci siano norme migliori per il nostro sport”.
“Sugli eventuali playoff, la volontà è molto chiara: i calciatori vogliono concludere il campionato giocando tutte le partite. Poi, la versione più corta è un’alternativa se dovesse succedere qualcosa che non possiamo prevedere. Ma stiamo lavorando 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 per poter completare i campionati. Mi auguro che la classifica si possa stabilire sul campo e che il merito sportivo possa prevalere su tutto”.
Nell’UE
Jean-Michel Aulas (Presidente del Lione Calcio) al Primo Ministro e al Ministero dello Sport francese: “La Bundesliga ha ripreso a giocare il 16 marzo, la Spagna lo farà l’8 giugno. Italia, Russia e Portogallo hanno riavviato gli allenamenti collettivi e l’Inghilterra sta lavorando a una ripresa dopo il 19 giugno. Come può la Francia non essere retrocessa molto rapidamente e vedere il suo calcio professionistico svalutato se non riprendiamo anche noi?”.
Didier Claude Vincent Deschamps (CT Nazionale Francese): “Le partite a porte chiuse le abbiamo già conosciute, per decisione disciplinare, quindi con un carattere punitivo. Una partita di calcio normale si svolge senza restrizioni e consente uno scambio fra i giocatori e il pubblico”. “Ho guardato la Bundesliga da quando sono riprese le partite in Germania: ‘assomiglia’ al calcio. Non parlo del ritmo o dell’intensità delle partite, ma di certe immagini che mi sembrano molto incoerenti: vedo giocatori che giocano un incontro con tutti gli elementi propri del calcio e in particolare contatti e scontri. E, poi, vedo in tribuna giocatori di riserva con le mascherine a 2 metri di distanza uno dall’altro: sinceramente, non capisco; sono nello stesso impianto, possono entrare in campo da un momento all’altro. In tribuna il rischio sarebbe maggiore? Che incoerenza! Non mi piace. La decisione del Governo francese di fermare il calcio è una decisione coerente e saggia. Bisogna accettarla”.
“Il calcio francese è in crisi, ma non voglio ergermi a professore e parlare di qualcosa che non mi compete. Quel che è certo è che il modello economico del calcio francese, a parte una o due squadre, si basa sulla formazione dei giocatori e sulla loro vendita a squadre straniere. Questo modello consente ai nostri club di vivere o sopravvivere. La nostra Ligue 1 è un ottimo terreno fertile per tutte le grandi squadre europee che vogliono rinforzarsi”.
Luis Enrique (CT Nazionale spagnola): “Giocare a porte chiuse è più triste di ballare con tua sorella”.
Vincent Gouttebarge (Associazione Internazionale Calciatori Professionisti FIFPRO – Olanda): “Il rischio è che la stagione che si sta completando finisca troppo a ridosso di quella che dovrà cominciare. Può fare nascere un calendario molto intasato, senza i necessari tempi di preparazione per i nuovi campionati e coppe e senza i necessari tempi di recupero. I giocatori non sono macchine. La frequenza e l’intensità delle partite, con sprint esplosivi e l’usura dei muscoli, possono produrre traumi e affaticamenti fino a 72 ore dopo le gare. La congestione del calendario è correlata al calo delle prestazioni e a un maggiore rischio di lesioni, mentre quando l’intervallo è di 5 o più giorni tra una partita e l’altra alza il livello dello spettacolo e diminuisce le probabilità di infortunio. Giocare due partite a settimana, con sole 72 o 96 ore di recupero, comporta rischi fisici elevati”.
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63 Comments
Alex ricordi male, “solo per la maglia anche su Dazn”
Era un po spinta ma comunque na cacata
Alex 🤣🤣😂🤣😂 sci ma io la barzelletta non l’ho propria capita…..
ahh il video che ha mess sparm mbett? Lascl perd ca na certa ora dic le.mattita’
Mi ricordo di prese di posizioni e non solo di loro contro il ripristino del campionato senza tifosi. Vorrei sapere cosa pensano ora che il campionato ricomincia senza tifosi e secondo me pure il prossimo sarà senza tifosi. Non vedo proteste ma posso sbagliare
Alex al video su YouTube…. Qulo che raccontava Sembroni non era una barzelletta? O sto proprio tot e te rinco e mi sfugge qualcosa…
Alex ma che vorresti dire?
Che barzelletta è 433?
Ma quelli delle pezze sopra il vero striscione che dicono che riparte il campionato senza di loro? Non si incazzano? Cullu’ gli ha detto di non farlo?
Vita oltre ignorante sono pure rinco… Perché la barzelletta non l’ho capita… O meglio forse si bhoooo
Scusate, saró anche ignorante, ma come fa Sebastiani a dire che il Pescara é una delle poche società con i conti in regola? Conosce i bilanci di tutte le altre? D’accordo che sono pubblici, bhoooo sono proprio ignorante
Sebastianiiiiii 🗣 Vatteneeeee !!!
Parliamo un attimo di cose serie… https://youtu.be/cepoW_E7F5o
A cullu’ gli piace Iemmello
ma in che senso?
Sono contento. Mo che stanno tutti bene..
Mi fa piacere hugo
Leggo che tra poco comincia la conferenza per decidere quando ripartire. Penso che ormai è scontato che a metà giugno massimo il 20 si ricomincia con la A e allora la B parte il sabato 27 giugno.
Sind chi parl. Madre teresa di calcutt
Quando siete cattiviiiiii
Forse ti stiv a confondere con sparm mbett76. J nfhi nu cazzott ti facc arriva’ a manoppello scalo senza passare dal via
Alex fatti poco lo svelto che t’ho visto quando un tifoso del Morroidi d’Oro (alto un metro e una banana e sui 50 kg) ti ha preso a sardelle fino a farti piangere, la cosa più penosa è che urlavi “aiuto aiuto mi sono pisciato sotto, datemi dei pantaloni nuovi, vanno bene pure quelli del Chieti!”.
Almeno non parlare, visto che ti pigliano tutti a sardelle.
Zeman a Pescara l’ha portato zio forbicione e non lui
ok
I 100000 sono stati dilapidati due mesi dopo con le interviste che avevano come sfondo i secchi pieni di citroni e gli intervistati seduti sulle sedie delle sagre.
Bildon dida nin mi fa ngazza’ pur tu ca oggi nni è arije. Lu prim che m accimend li mann allu cambsand
il pubblico ghe un dippiu’… spero vivamente che la crisi di liquidita’ esistente possa riqualificare la figura dell’imprenditore a discapito dell’improvvisatore
ghaleghsseddandaguaddro… secondo te il coboscdazzionedialanno sta li per farci divertire oppure per far pigliare i vandajoli ain entrata al suo portafoglio?
Prima stavo a vede’ un servizio sulla promozione di zeman e pensavo a cosa cazzo è riuscito a dilapidare quel cesso a due zampe. Un entusiasmo di 100000 persone azzerato. Roba da ergastolo
Mo fann su raisport tea poco ital8a germania Argentina78…
Videt le zambat su le coss eppure ngi sta un che si lamend.
Mo so’tutte fighette sinz li pil ma co se patacc di tatuagg e li capill da dottuto hipster..
Ci vo’ lu fisic per tutto
Coma sète tutti quint’ ingiusti: nu seme solo na scuadra inSfortunata
Quiss prima fanno le sedute dall estetista e parrucchieri dopo se ciavanz tempo una sgambettata e ddu’ tiri allu pallon. Sono il primo a dire che il livello atletico di mo è il doppio di quello dei tempi di piloni ma è anche vero che a quel livello ci arrivano aimé pochi giocatori. Il resto o si spompa a fine primo tempo o si infortuna. Bhe ultimamente penso che l immenso presidente ci sta a da’ questa seconda ipotesi
Ma infatti, quando si parla di “atleti” in riferimento alle giocatrici di calcio, mi viene da ridere. Ho un’amica che fa le super-maratone e si allena correndo 35 km al giorno. Dilettante e senza vedere una lira, se non da qualche sponsor quando fa pubblicità.
Che il calcio rimanga uno sport per giocatrici sotto-allenate ho pochi dubbi da una vita. Io a 45 anni giocavo da classificato (da solo, non con le pause consentite dall’essere in undici!) 2 ore e mezza alle 2 del pomeriggio d’agosto in tornei di singolo di tennis contro ragazzini di 17 anni, come ovviamente gli altri tennisti fanno. E tutti i giorni, se passi il turno. Per non parlare di ciclisti, fondisti e maratoneti 70enni. E infatti, appena ti arriva un Sacchi o un Zeman o tanti altri allenatori tosti, dimostrano che i giocatori possono correre il doppio senza farsi male. E non a caso, tasso tecnico dell’organico a parte, distruggono sul piano fisico le squadre allenate da mister “moscetti”

Calicagno o se preferite, Iachille ha detto che non bisogna chiedere più impegno e sforzi del normale alle giocatrici, poverette
Addavère si uagliune mo li facème jucà 2 vote a settimane. già li nustre se facévan’ male quand’a juchévene na vota ogne 7 jurne. fìrmet’ che da 14 insfortunat’ passéme a 28
Pillon ma pur tu? Allo’ di proprji nu ndudit? Se LU FARMACIST insieme al suo amico di merende ha fatt la pell cosa ti aspettavi eh? Geppett ni cond nu cazz li si capit mo?
Ma a LU SPARAGNIN li fann ancor parla’
ogni 3 parol 2.5 cazzat 
Alexsettantaquattro76 rapito?
eh chi? LU SPARAGNIN e LU FARMACIST? 
Pure io uguale, so lett solo Carnevale e Pillon
Ciann pruvat a rapirmi. stann tutt sopr na segg a rutell e con gli zigomi frantumati. I li dic per il vostro bene..facet li brav e parlet poc del passato ca’ sinno’ mi ngazz e v aspett a planamenta
Firmt’…se rapiscono Alex a Zanni lo scaricano a Sant’ Filumen’
Grazie dragulone, zei un amigo
E dopo questo amarcord , buongiorno Alex
Lo scambio per chi non lo ricorda avvenne alla villa comunale del Rampigna
O anche di “presiilcampodizanni” con Alex come contropartita
Io gomungue barlerei un bo del bassado. Ghe ne zo’ Biloni o dom rozadi e lo sghiaffo in gambo
Dida quel foggia era di zeman
Carnevale attaccante fortissimo … mi ricordo un Pescara Foggia dove nel primo tempo ci avevano tritati … entrò carnevale e mise le giostre…
Dragulone desda di minghione
Alex l’obbosto di de
Bildon dida zembre goerende
Ben risentito Milton, sempre coerente
Lass perd
Ho letto Carnevale e Pillon…. lu resct lass poets
Ah mo.parla di ricapitalizzare ahahah..ma come..3 settimane diceva che lui non ne aveva bisogno.. dopo questa mi sono fermato a leggere sto pagliaccio..
Poi ho letto di Pillon E Repetto..
Cullú è LA ROVINA e c’è gente che pensa alla ripresa coi titolari tutti in forma smagliante..sci..co le smagliature.. VERGOGNA!
“Nel futuro, i club di A dovranno aiutare quelli di B prestando calciatori e magari garantendone gli ingaggi”.

Noi qua… noi la.. blablabla e dopo allu stadie prima del covid ci vinev la stessa ggend che ci ve mo col covid. Il grande imbrenditore. 8000 infortunati l’anno e fattela ssa cazz di domanda vist che non te la fa nessuno
Cazz mo sci che l’arcunosc lo spaccone. Ultimamente mi era sembrato un èpo troppo umile. CALCIO SOSTENIBBBILE

caso sospetto di covid19 nel Bologna…esselè già sa bluccat’
È un bene che il mister verrà messo alla prova con tutti a disposizione. Così vedremo di cosa è capace, ci possiamo fare un’idea migliore sulla sua conferma a fine campionato
LODE A TE, LUIS ENRIQUE! 😂😂😂😂