Vincenzo Spadafora (ministro dello Sport): “Il Comitato tecnico scientifico ha approvato il protocollo della FIGC per la ripresa degli allenamenti di squadra dei club di calcio”. “I ritiri non sono più necessari”. “E ho convocato una riunione il 28 maggio alle 15, con il presidente FIGC Gravina, della Lega A Dal Pino e tutte le altre componenti perché giovedì della prossima settimana saremo nelle condizioni per decidere una data, se e quando far ripartire il campionato”. “Se il campionato inizia, lo si fa per concluderlo”.
Gabriele Gravina (presidente FIGC): “Validato il protocollo sugli allenamenti collettivi: è un passo determinante nel percorso di ripartenza del calcio in Italia”.
“Esprimo la mia soddisfazione e quella della FIGC per il raggiungimento di questo importante risultato. L’obiettivo è stato raggiunto grazie al gioco di squadra con i rappresentanti indicati dalla Lega di A e della Federazione Medico Sportiva Italiana”.
FIGC: “La Commissione Medico Scientifica della FIGC è già al lavoro con l’obiettivo di stilare il protocollo sanitario anche per l’auspicabile fase di ripresa dell’attività agonistica”. “I campionati professionistici completeranno la stagione: approvata una delibera per la regolare prosecuzione di Serie A, B, C. In subordine, si procederà a modifiche di format e, in caso di definitiva interruzione, saranno definite graduatorie con criteri che premino il merito sportivo. Confermate comunque promozioni e retrocessioni”. “Il presidente federale Gravina ha informato il Consiglio dell’avvenuta pubblicazione del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’ al cui interno sono contenuti provvedimenti molto importanti per il mondo del calcio. In particolare: 1) l’ulteriore rinvio dei pagamenti contributivi e fiscali al mese di settembre; 2) la sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie per gli impianti sportivi (anche di Serie A); 3) il riconoscimento della Cassa Integrazione per i contratti dei lavoratori sportivi fino ad un massimo di 50 mila euro lordi; 4) l’istituzione del Fondo Salva Sport con una quota percentuale sul totale della raccolta per le scommesse sportive; 5) l’abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva (direttamente il Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente il Tar e il Consiglio di Stato) in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 19/20 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 20/21”. “Un risultato molto positivo – ha commentato il presidente federale – che segna un momento significativo per l’intero sistema, abbiamo lavorato in silenzio per l’approvazione di provvedimenti di cui si sentiva un grande bisogno”.
“In ossequio al principio del merito sportivo quale caposaldo di ogni competizione agonistica, come previsto dal CIO e dal CONI, e in conformità alle disposizioni emanate dalla FIFA e dalla UEFA nelle scorse settimane, nonché a seguito della pubblicazione dell’art. 218 bis del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’, la FIGC ha espresso la volontà di riavviare e completare le competizioni nazionali professionistiche fissando al 20 agosto la data ultima di chiusura delle competizioni di Serie A, B e C. Precedentemente al riavvio dell’attività agonistica sarà competenza del Consiglio Federale determinare i criteri di definizione delle competizioni laddove, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le stesse dovessero essere nuovamente sospese, secondo i principi di seguito indicati: individuazione di un nuovo format (brevi fasi di playoff e playout al fine di individuare l’esito delle competizioni ivi incluse promozioni e retrocessioni; in caso di definitiva interruzione, definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi che tengano conto della organizzazione in gironi e/o del diverso numero di gare disputate dai Club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni.
Infine, per effetto di quanto deliberato, la stagione sportiva 2020/2021 avrà inizio il prossimo 1 settembre”.
Non ai tempi del coronavirus…
EDMAR Bernardes dos Santos (al Pescara 1988-1991): “Di Pescara, i ricordi sono belli e anche un po’ amari. Con la gente e la tifoseria mi sono trovato benissimo; in città alla perfezione. Provo gratitudine per i pescaresi che mi hanno sempre incitato. Però mi dispiace che non sia andata come pensavo. Qui in Brasile ero reduce da esperienze in squadre di buon livello e arrivando al Pescara che era una formazione media ho un po’ sofferto. In attacco ho avuto difficoltà perché si giocava… più indietro che in avanti. Un conto è voler provare [ad andare avanti], altro discorso è riuscirci con continuità. In ogni caso abbiamo disputato anche partite alla grande ma io non ho avuto la possibilità di giocare una serie di gare di fila”. “Facevo parte della Nazionale Olimpica e arrivai a stagione iniziata. Fui comunque buttato subito in campo. Ad esempio rientrai il venerdì e la domenica senza neanche un allenamento e un’abitudine al fuso orario fui gettato nella mischia. Feci gol alla seconda di campionato col Milan ma perdemmo; e con il Napoli alla terza ne prendemmo otto. Alla quinta partita, con l’Ascoli, Galeone mi disse che sarei andato in panchina. Peccato perché per me sarebbe stato importante giocare con continuità per abituarmi al campionato italiano e prendere fiducia. Entrando a venti minuti dalla fine, a gara quasi compromessa era dura, perché sapevo invece cosa potevo dare, ma dovevo prendere fiducia giocando. Sapevo di avere capacità: al Corinthians e anche al Taubatè ero stato capocannoniere sopravanzando grandi attaccanti come Careca. Ripeto, il mio sogno era affermarmi nel Pescara e poi magari andare anche in una big. Comunque mi resta il calore della tifoseria, l’amicizia con la gente”. “I gol più belli sono stati contro la Fiorentina (feci un bel gol di testa su cross da sinistra di Miano) e poi col Milan, che fu il primo in Italia”.
“Al Pescara ho giocato con Allegri: bravo ragazzo, buon centrocampista, aveva un bel tiro e un bel passo. E’ difficile dire se a quell’epoca si pensava che lui e Gasperini potessero diventare allenatori. Non è poi detto che un buon giocatore diventi un buon tecnico”.
Delio ROSSI (allenatore del Pescara 1996/97): “Quell’anno difendevamo con un 4-4-2 e attaccavamo con un 4-3-3, così ‘liberando’ in fase di non possesso Federico [GIAMPAOLO], che non era costretto a grandi rincorse. Lo stesso TERRACENERE giocava ‘difensore centrale’ davanti alla difesa; però i 2 terzini ‘salivano’ tantissimo. Si può fare anche nel calcio di oggi se ci sono i giocatori giusti. Quei ragazzi fecero anche grandi sacrifici perché andavamo ad allenarci in campi abbastanza improbabili: sono stati prima ‘uomini’ che calciatori. E’ stata questa la componente fondamentale. Eravamo partiti per salvarci. Per andare in A ci è poi forse mancato qualcosa, soprattutto da gennaio in avanti. Era una squadra formata da ragazzi che avevano grandi doti umane: per questo sono rimasto legato a quella squadra. Poi, Andrea [IACONI, DS dell’epoca – ndr] ci ‘mise del suo’ perché… aveva fantasia[!]; ma malgrado questo [ride], gli voglio bene”.
Andrea IACONI: “Si, a gennaio avevamo la possibilità di prendere una punta [Cappellini], che a quel tempo costava un miliardo; ma le nostre condizioni erano invece quelle di dover mettere a posto il bilancio. Non abbiamo accontentato l’allenatore, che probabilmente con quell’acquisto lì avrebbe vinto il campionato”.
Vincenzo OLIVIERI (vice-presidente di quel Pescara): “Si, mancò qualcosa a gennaio. Mancò sicuramente la possibilità di avere qualche ricambio per dare un po’ di fiato, avere una rosa po’ più ampia. Col senno del poi: gli errori si fanno e bisogna anche saperli ammettere”.
Renato GRECO (centravanti del Pescara 1996/97): “Quando andai a parlare con Delio [ROSSI] la prima volta e lui mi fece vedere lo schema 4-3-3, e mi mise a destra PALLADINI e a sinistra GIAMPAOLO, mi sono detto: ‘questo è pazzo’! Invece, aveva perfettamente ragione: è lui il vero artefice di quell’anno; e meritavamo veramente di vincere il campionato”.
Delio ROSSI: “Avevo un contratto annuale e la società fece un po’ troppe pressioni per il rinnovo [a marzo 1997 – ndr]. A un certo punto ho firmato però me ne sono poi voluto comunque andare via” [a Salerno, prima di fine campionato – ndr]. “Si, nel ‘pacchetto GRECO’ [ceduto a fine stagione per un miliardo alla Salernitana] c’ero anche io” [SCIBILIA e IACONI acconsentirono a liberare ROSSI a patto che la Salernitana prendesse nel “pacchetto unico” GRECO per un miliardo di lire – ndr].
Massimo ODDO: “Non mi pesano gli esoneri di fila; sono giovane, ho fatto esperienza e ancora ne farò. Basta fare bene nuovamente e tutto sarà passato. Il mio errore fra Udinese, Crotone e Perugia forse è stata proprio la panchina calabrese. Avevo voglia di rimettermi in carreggiata e cancellare le delusioni, ma la mia smania di accettare la corte dei pitagorici e le condizioni mi hanno tradito. In generale, più che i valori tecnici – comunque importanti per raggiungere gli obiettivi ed avere un progetto condiviso – conta molto l’unità d’intenti di tutto lo staff, dal presidente al magazziniere. A Perugia non si remava tutti dalla stessa parte [riferimento al DS Goretti – ndr]: siamo stati sempre dentro la griglia play-off eppure non sentivo fiducia, certo non la stessa che io avevo riposto nella società stessa in sede di campagna acquisti, quando ero partito con un’idea di gioco e modulo. L’arrivo di Falcinelli, che comunque è un buon giocatore, mi ha cambiato un po’ i piani. Resto comunque a disposizione del presidente Santopadre, essendo ancora un suo tesserato”. “Però, tornerò ad allenare quando troverò un club desideroso di puntare su di me fino in fondo. Questo è ciò che mi è mancato ultimamente. Ora cerco un progetto in cui io e il mio staff possiamo ricevere grande fiducia, in cui I’allenatore sia protetto dalla società”. Il Pescara? “Nulla può essere escluso durante una carriera. Sapete tutti del mio attaccamento: è la mia città ed è la società che mi ha fatto esordire in B e con la quale perdemmo la A per un nulla nel 2015 all’esordio in panchina; serie A conquistata poi splendidamente l’anno dopo. Ringrazio il presidente SEBASTIANI col quale ho un rapporto di stima reciproca extra-calcio. Ci sentiamo spesso ma non mi chiedete se parliamo di un mio possibile ritorno. Ora è tutto prematuro. Se ci fossero le condizioni giuste, senza per forza dover vincere il campionato o avere assilli, sarei ben disposto a valutare ogni cosa in futuro”. Su Donnarumma: “non è vero che io posi il veto. Lui insieme a LAPADULA venivano da un’annata fantastica, con gol segnati a raffica. La società mi disse da subito che c’era la concreta possibilità di arrivare a prendere COCCO, il capocannoniere della B del torneo precedente, in modo da affiancare un giocatore esperto, prolifico e di categoria a un esordiente in B, tra uno dei 2 ex Teramo. Chiaro che a quel punto, dovendo optare, preferii Gianluca, che trovavo un po’ più congeniale a quello che volevo fare in campo avendo ottimi trequartisti tipo VALOTI e BENALI”.
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52 Comments
verament, cuell’ che se n’a cascat’ so le palle (dell’ucchie) a la Niche di Samostraccia che sta a lu Luvre ma solo n’amicissimo.0 n’ze n’à accorte
Ca success?! Sann cascat le colonn?ch iej?
Mo t’abbend gionnilumilanes76 e ti da na tritata duss
Ma sempr da romp li cujun
Ma pippiacir iamm su
Nzo’ fatt nind è che quand lu mur si fa troppo tecnico mi casc li cuiun nderr e ni mi te voj di parla’
gionnilumilanes76 l’amico tuo che fin a fatt
Oh ma alexsettantaquattro/76 chi fin a fatt a it a juca’ a sdazz e sa perd pi li strad
Le colonne di Piccinato sono invece patrimonio dell’UNESCO per gli invidiosi montanari…..
W il calcio moderno
Arrivano gli stranieri e dicono: via san siro.
E gli danno pure ragione.
Uagliú che tristezza buttare giù san siro. 100 anni di storia per se dú società dimmerda.
Il Meazza può essere abbattuto ( nessun rilievo per la Sovrintendenza). Invece la tribuna Majella cagata no. Grazie ai cari amici invidiosi della montagna….
Pure Sebastiano è sfigato.
Prende sempre i fracichi.
Chochev per esempio, doveva portarci in A e invece pare non sia in forma. A saperlo prima..
Ma che sfiga.
Magari rientra a ferragosto.
Speriamo.
Si in effetti galeon ha ragione è proprio vero ci sono annate che tutto va per il verso giusto e a noi quest’anno è successo esattamente il contrario. Peccato
SCI CO BARONI..
Ce poco da dire al Presidente delle nostre critiche costruttive ( tali sono) non frega nulla . Su Oddo se non impara a come contrarre o bloccare le ripartenze che le sue squadre subiscono le sue panchine salteranno sempre. Su Zeman mi sono già espresso…se hai una buona squadra Vinci anche con un Allenatore qualunque come Baroni . Ti divertirai di meno ma Vinci . Ma devi aver una buona squadra , altrimenti subisci e perdi anche con Guardiola.
Tuscia, volevo mettere la felpa del Pescara sulle spalle della Nike di Samotracia, ma teneva le ali…
Veramente lla vigilia i veri squadroni erano l’Empoli e il Frosinone… e solo dopo venivano Chievo, Cremonese, Perugia e Benevento….Inzaghi che ha fallito un po’ ovunque…ha solo trovato l’annata “a culo”….quella che al rovescio abbiamo beccato noi con infortuni a catena….
Sui ritorni degli allenatori, io resto convinto che un allenatore vince se ha la squadra forte. Per alcuni tipo Zeman, devi seguire alla lettera ogni sua richiesta, per altri tipo Oddo, abbiamo visto che altrove non ha ottenuto gli stessi risultati conseguiti a Pescara. Inzaghi col Benevento sta facendo sfracelli perchè ha uno squadrone in mano, negli anni precedenti con squadre normali, non ha mai dimostrato di essere un grande allenatore
La sovraintendenza dei beni culturali arti ha detto che san siro non interessa. le colonne del pincione invece sì?
Se torna Oddo con un’altra società OK, ma se torna con cullù è capace che gli allestisce una squadra da C diretta.
Oddo… lascia perdere, ne ha già rovinati troppi il “raggggiogniere”.
Comunque manco la crisi economica del vairus ci ha liberato di sa società.
È finita.
È finita.
Fine pena mai.
Non potevo tifare una strisciata come tutte le persone normali?
Non sapevo che Venditti avesse dedicato una canzone a ZZ.
Hai visto Tuscia..?
E che poteva essere sennò.
Oddo se torna schioffa come ZZ..
nemicissim0 … sulla scala mobile del Louvre

Intanto, ci fa piacere finalmente sapere dopo anni di mistero che Donnarumma gratis ando’ via perche” gli preferimmo Cocco a un milione
Mi chiedo perchè gente come capello sacchi spalletti per una volta non si dilettano per 4 soldi ad allenare una di B.. che brutta gente. élite del cazzo..
Se torna Oddo non è affatto male come idea potrebbe ricompattare l’intera tifoseria
Tuscia, confermo. Anche per me la svolta decisiva fu il gol di sansovini a Gubbio, dopo che per tutta la partita li avevamo bombardati ma la porta sembrava protetta da una lastra di plexiglass. Io non c’ero, ero in vacanza a Parigi, ma porcaputtana esultare su una scala mobile del Louvre non ha prezzo.
Complimenti per questo nuovo portale e grazie per la possibilità di discutere a distanza sul nostro amato Pescara
Johnny, ottima idea
Gionni, e lu Mondesilvano ngi li mitt’? pare che mo cianno una nuova scuadra al loro stadio
Ma se invece di riprendere la serie B facessero un torneo Adriatico?
Triestina Venezia cesena sambenedettese Pescara Termoli Beri.
Più interessante.
Versione in faccia a SKY: arpartème per finire, quindi intanto sgancia tutti i soldi. Versione al chiuso delle stanze dei bottini
: uagliù, jamme su, nzi pò finì. Appène Scai ci paghe, archiudème e facème li plailoff 
Sebastiani starà pensando sicuramente ad Oddo per ridarsi visibilità, ma sarà un boomerang perché penso che non tutti lo rivogliano, ed io sono uno di quelli. L’imperativo è sempre, SEBASTIANI VATTENE
Johnny….quando ? Il giorno che se ne va l’avido,in qualsiasi categoria
Resisti DELFINO !!
Grande Vita. Risorgeremo. Ma non so quando.
2012 , 2015 promozione mancata per una sfiga irreversibile, 2016 .In queste tre annate avevamo avevamo organici e allenatori (Zeman -Oddo ) al top …non so cosa darei per vedere quella squadre confermate in blocco dalla B alla A…specie la rosa del 2015 Se puntellata, in A avrebbe potuto farci vedere buonissime cose ne sono convinto…c’erano giocatori poi rivelatisi grandi con altre società….Continuo a sognare ad occhi aperti . Ma che rimpianti. Che male abbiamo fatto x godere solo in B e solo una notte.
Oh ma li moji a vostr vi port a lu lett appen magnat
Anche io ho un sogno: rivedere ZZ sulla nostra panchina ma senza LU SPARAGNIN e LU FARMACIST
Che Oddo torni lo sto dicendo da Gennaio…però li minestr ariscallat LU SPARAGNIN ni li magn
draculetto76 le tue osservazioni ni fann ma piega
ma una cosa rimane pur certa: chi sono chibparlano bene: ex allenatori falliti altrove e desiderano ripartire nghi cullu, allenatori sconosciuti e allenatori all’ultima spiaggia
chamape66, mi riallaccio a quello che hai scrito nell’altra news … Per me, per Padova prevalse un senso di incredulità. Fu poi a Gubbio, al gol di Sanso (ero proprio dietro la porta, come tanti di noi) che mi sparirono i timori che lo 0-6 di Padova potesse essere stato un fuoco di paglia … e lì si me chi vennero le lacrime. Non me ne persi una, neanche in trasferta, in quel periodo. E vi racconto che a Grosseto, dopo il 2-4, ebbi l’opportunità di scendere negli spogliatoi e c’erano i nostri appena rientrati che chiedevano che ha fatto la Samp? E le altre? Ma senza preoccupazione, consapevoli della loro forza, così tanto per informarsi …
Draculone…buona la seconda che hai detto
Che poi non capisco una cosa, tutti gli allenatori riconoscenti al “benefattore”. Due sono le cose, o noi non abbiamo capito niente, o quessi “piangono e frecano” alla faccia di noi che crediamo nei valori, bandiere e caz..te varie
Scusate, ma le dichiarazioni del Perfetto non sono identiche a quelle di Camplone?
Imbarazzante il dietrofront della Lega Pro…
Ma forse sanno già che tanto non ripartirà nessun campionato.
Se hanno riaperto ai voli internazionali con gli aerei pieni a sto punto che aprano tutto compreso gli stadi.
Se si riparte nostra armata Brancaleone ricala a piombo
Dubito che si riparta….soprattutto in C….
Ripartono tutti. Anche la serie C. Dispiace per i vicentini. Si erano già illusi che era finita.