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Dieci anni fa, il 24 novembre 2013, se n’è andato il CAPITANO, Vincenzo Zucchini – 

In un mondo del calcio che, specie a Pescara, sembra aver perso da anni figure di carisma e di riferimento, il ricordo del Capitano è sempre vivo nella memoria di chi ha vissuto il suo periodo e deve essere di insegnamento, a chi è venuto dopo di lui, su cosa era e cosa deve tornare ad essere il Pescara.

VINCENZO ZUCCHINI, CAPITANO DEL PESCARA (1947-2013).


Vincenzo Zucchini, premiato dall’Associazione Abruzzese di Brescia (Pescara Brescia, 27 marzo 1977?)


Vincenzo Zucchini con Giuliano Andreuzza (Monza-Pescara, 5 novembre 1978)

Vincenzo Zucchini con Paolo Cimpiel

40mila.it

1231 GIORNI di SERIE C, 4679 di PRESIDENZA SEBASTIANI
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12 Comments

  1. vitabiancazzurra ha detto:

    Grandissimo Vincenzo Ci hai lasciato troppo presto…Orgoglioso di averti conosciuto da vicino e aver avuto l’onore di giocare con te partite amatoriali dopo la fine della tua carriera Anche in cielo ti accompagnano i colori più splendidi dell’Universo il bianco e l’azzurro.
    PS: Germano i figli di Zucchini sono 2 .E riguardo quella partita Scozia Italia altro che freddo pomeriggio Una bufera di vento e pioggia torrenziale incredibile. Presente fra i pochissimi temerari e l’acqua presa quel giorno al confronto la partita del 2012 con la Juve Stabia che molti ricorderanno al confronto è stata una serata afosa

  2. Solo Pescara ha detto:

    Grazie Germano per il tuo post. Rievoca bei ricordi. Frequentavo da adolescente lo stesso stabilimento di Zucchini (aveva casa li al Coralba) ed ogni tanto passava la palla o perfino tirava alla porta immaginaria in acqua quando capitava. Lo rividi dopo anni, quando era team manager in una trasferta a Portogruaro dove mi trovai per puro caso a soggiornare con la squadra (per me un bel momento). Scoprendo che ero arrivato da Pescara (vabbè, non era difficile … ero entrato con la sciarpa del Pescara al collo) per la partita ci siamo seduti nella sala dell’albergo ed abbiamo chiacchierato. Gli parlai di un grande goal che fece contro il Lecce che mi fece venire la pelle d’oca e mi sorrise. Un gran signore. Uno dei pochi che ho sempre ammirato da calciatore e che considero una nostra bandiera (lui e Nobili). RIP capitano.

  3. tusciabruzzese ha detto:

    chamape, bella (non l’avevo letta) quella di Zucchini che, avvisato durante una partita a tennis con Bruno Nobili del trasferimento alla Lazio, ci rimase male perché voleva restare a Pescara

  4. chamape66 ha detto:

    Detto questo,se vinciamo siamo supercontenti,ma se perdiamo( soprattutto sto periodo dove pinocchio ha il100% delle colpe e,grazie alle leggi totalmente a favore di chi ci sta facendo sprofondare nel ridicolo,ma che purtroppo non si può cacciare,ne’ con le buone,né con le cattive), siamo sempre accanto alla maglia,perché io amo la mia squadra SOPRATTUTTO quando è in difficoltà e non quando è facile salire sul carro dei vincitori

  5. chamape66 ha detto:

    Ciao nemicissimo…vorrei rispondere anche a tuscia che,credo la pensa come te: noi Ultras ( ci metto anche l’amico vecchio ck), abbiamo una mentalità che va oltre il ” semplice” tifo dei tifosi” normali( che apprezzo tanto perché hanno il delfino nel cuore,come noi)…a noi le scelte professionali non le condividiamo ,apprezziamo solo il cuore che ci mettono nelle scelte che fanno…per noi giocare contro le strisciate o contro il Pineto è uguale…non c’interessa il risultato,pinocchio( che è giusto che se ne vada,fallimento o no),Zucchini( un grande,confermato dall’articolo del messaggero di oggi,dove si ricorda che durante una partita a tennis con Bruno Nobili,lo avvertirono di essere stato preso dalla Lazzzio e lui ci rimase male,perché voleva restare a Pescara…)Sansovini o Verratti…( chiunque vuole stare con noi,soprattutto se ci perde economicamente, è ammirarato e apprezzato)

  6. nemicissim0 ha detto:

    Chamape, anche se avesse potuto scegliere, bisogna sempre ricordarsi (noi tifosi) che i calciatori non sono ultras, sono professionisti. Ragion per cui non vedo proprio perché Zucchini dovesse farsi remore ad andare alla Lazio. Per lui, che non era un ultras, non esisteva alcuna rivalità, che è cosa da tifosi e manco da tutti (a me della Lazio nin me ne frec nind, e nemmeno del Vicenza). La Lazio era una squadra di serie A e una buona occasione di carriera, quindi andarci non è stata una pecca di alcun tipo. La sua pescaresità è inattaccabile alla luce di quello che ha fatto per noi in carriera e del fatto che ha scelto Pescara come città in cui vivere e morire.

  7. chamape66 ha detto:

    Unica pecca della sua carriera( e che pecca,mica da poco…)quando andò alla lazzzio, dopo la nostra retrocessione in B…ma lo abbiamo perdonato …anche perché all’epoca i giocatori non potevano rifiutare i trasferimenti, perché la loro proprietà era delle società calcistche

  8. chamape66 ha detto:

    Bellissimo ricordo del Capitano!grazie Germano…Draculone: Sansovini è il Sindaco,Zucchini è il Capitano…Vera Bandiera Pescarese

  9. germanodacuneo ha detto:

    x draculone – Tutto il rispetto possibile per lui e Bruno Nobili, ma per me il “capitano” è Sansovini….. Sarà stato anche un buon giocatore, ma come la maggior parte è stato un mercenario andando dove poteva guadagnare di più…. ciao a tutti i tifosi del Delfino….

  10. germanodacuneo ha detto:

    A dieci anni dalla morte, un dovuto breve ah!..marcord alla memoria del compianto capitano Vincenzo Zucchini.

    Vincenzo Zucchini (nato a San Bartolomeo in Bosco (Fe), il 21 luglio del 1947 – morto a Pescara il 24 novembre del 2013) è stato uno dei migliori mediani che il calcio di serie B abbia espresso, ma all’inizio della sua carriera gli allenatori ne volevano fare un centravanti.
    Zucchini centravanti non era, e così da attaccante passò tornante e poi, finito all’Avellino, gli fu trovata la giusta sistemazione, nel ruolo di mediano.
    In serie C, Vincenzo Zucchini esplose, contribuendo in misura importante, insieme con Bruno Nobili che l’avrebbe raggiunto al Pescara, alla promozione in serie B dell’Avellino.
    A fine campionato i dirigenti furono ben felici di venderlo per 60 milioni al Pescara nel novembre del 1973. Erano convinti di aver fatto un affare, ma il colpaccio l’aveva fatto il sodalizio biancazzurro.
    Per la verità l’esordio in biancazzurro di Zucchini fu disastroso: entrato a sostituire capitan Prosperi in un incontro interno con il Frosinone, in una giornata fredda e piovosa, Vincenzo Zucchini s’infortunò quasi subito, tanto che furono in molti a parlare di un clamoroso bidone da parte dell’Avellino.
    Ripresosi del tutto dall’infortunio Zucchini, trascinò il Pescara in serie B, giocando 18 partite e mettendo a segno due reti, di cui uno molto importante al Lecce.
    Vincenzo Zucchini doveva trovare la sua definitiva consacrazione a idolo della folla pescarese per il gol segnato al Lecce nell’incontro all’Adriatico, che consentì al Pescara di pareggiare (1-1) e di conquistare la promozione.
    In serie B disputa due campionati, uno più bello dell’altro, giocando complessivamente 67 partite e realizzando 9 reti.
    Sposato e con un figlio, Vincenzo Zucchini ha avuto ancora davanti a sé diverse stagioni da dedicare al calcio. La sua più grande soddisfazione è stata, dopo aver portato il Pescara in serie B, di farlo arrivare fino in serie A.
    Questo sogno si è avverato, per lui e per tutti i tifosi biancazzurri, qualche anno dopo e precisamente il 3 luglio del 1977 a Bologna con lo spareggio contro l’Atalanta. La promozione del Pescara nella massima serie nel 1977, che allora era a 16 squadre con sole tre promozioni dalla B, fu un evento talmente sorprendente da scatenare anche commenti retorici sul tipo “è nata una stella”.
    Il merito di questa promozione fu anche di Zucchini e del suo gemello Nobili.

    AH1…M’ARCORD DEL PRIMO GOL IN SERIE B DEL DOPOGUERRA
    E pensare che, nel primo campionato di serie B del dopoguerra nel 1974, ci vollero 274 minuti, più di tre partite di campionato, per vedere il primo gol biancazzurro. Lo firmò capitan ZUCCHINI, al 4’ del primo tempo, contro l’Ascoli. Dopo il pareggio di Zandoli, ci fu un calcio di rigore che Nobili realizzò, per la prima vittoria.
    Non si parla di una partita qualsiasi né di uomini tra i tanti. L’affermazione sull’Ascoli fu la prima di una serie infinita e la coppia Vincenzo Zucchini e Bruno Nobili, di lì a poco, entrò nella mitologia della tifoseria biancazzurra.
    Il premio più bello per Vincenzo Zucchini venne con la convocazione per la nazionale di serie B: fu l’unico fuori quota a giocare a Pescara contro la Scozia in un freddo pomeriggio d’inverno.
    Il 25 settembre 1977, nella terza giornata del campionato di serie A, colpo d’orgoglio dei biancazzurri, contro il Bologna. Rete di La Rosa all’8′, pareggio di De Ponti al 23′, gol partita realizzato da capitan ZUCCHINI al 42′ di testa su un bel cross di Repetto.
    PRIMA PARTITA VINTA IN SERIE A DAL PESCARA.
    In possesso di doti fisiche eccezionali è imbattibile nel gioco aereo ed è all’occorrenza un prezioso difensore quando, nelle fasi più concitate dell’incontro, c’è da dare una mano ai compagni del reparto arretrato.
    Nonostante la sua notevole prestanza fisica è sempre molto corretto e rifugge dalle entrate cattive, tanto da essersi meritato in squadra i gradi di capitano.
    Il calcio, inteso come agonismo e slancio, ce l’ha nel sangue e, da atleta esemplare, persino quando è fuori servizio, non può fare a meno di tenersi in esercizio.
    In carriera ha fatto 54 presenze e 6 reti in serie A e 172 presenze e 22 reti in serie B. Dopo una breve carriera da allenatore, nella quale ha guidato anche il Pescara in serie A nella stagione 1992-1993, ha ricoperto, dal 2009 al 2013, la carica di team manager, raggiungendo la serie A con la compagine biancazzurra allenata da Zdenek Zeman. Una terribile malattia, purtroppo, lo ha battuto e lui non è riuscito, questa volta, a ribaltare la partita e il giorno 24 novembre 2013 è volato sui campi verdi del Paradiso, dove i tifosi del Delfino, nelle notti serene, possono vedere una stella, con riflessi biancazzurri, a centrocampo col numero 4.
    R.I.P. indimenticabile CAPITANO…

  11. tusciabruzzese ha detto:

    Questo, draculone, perché sei un pischelletto
    😀

  12. draculone ha detto:

    Tutto il rispetto possibile per lui e Bruno Nobili, ma per me il “capitano” è Sansovini