22/01/2022, Pescara-Aq. Montevarchi
Riceviamo e pubblichiamo –
Esattamente un mese dopo, per la prevista sosta natalizia prima e quella imprevista per il Covid poi, è ripreso anche il campionato di Lega Pro. Il Delfino ha inaugurato il nuovo anno con una vittoria dal risultato apparentemente rotondo: 4-2 casalingo contro l’Aquila Montevarchi. In realtà l’esito dell’incontro è rimasto in bilico fino quasi al termine, quando Franco FERRARI ha messo a segno il secondo dei suoi due goal, chiudendo così un match incredibilmente equilibrato, visto che i toscani avevano messo in campo una formazione priva di parecchi titolari, colpiti dal Covid.
Vittoria comunque apparentemente inutile o quasi, giacché le due battistrada emiliane, Reggiana e Modena, non perdono colpi e continuano la loro sfida per il primato, con il Pescara quinto in graduatoria e con ben sedici punti di distacco da entrambe. Ogni anno si parte con un obiettivo più o meno dichiarato ma, poi, nel corso della stagione, bisogna sempre abbassare l’asticella. Dopo i sogni di ferragosto, che immaginavano un immediato ritorno fra i cadetti, quelli invernali sbandierano un poco esaltante terzo posto finale, con la speranza di diventare protagonisti nei play off. Più che le parole – per non dire le “parolacce” – dei tifosi, la migliore risposta a questo davvero poco ambizioso obiettivo l’ha data lo Stadio Adriatico.
Desolatamente vuoto e freddo, come davvero in pochissime occasioni lo è stato, nel corso della sua ormai quasi secolare storia.
Come al solito dovremmo provare a commentare anche noi le bizzarre o divertenti – dipende dai punti di vista – dichiarazioni del presidente al consueto microfono televisivo. A suo dire, è solo grazie a lui se il Delfino si trova dov’è attualmente. Chiaro che si riferisse al fatto che non sia ancora fallito, ma nell’immaginario collettivo è stato fin troppo scontato pensare di doverlo ringraziare per aver trascinato il Pescara in serie C, dopo che ne prese le redini nella Massima Serie.
Avremo ancora molte occasioni, purtroppo, per disquisire sulle interviste senza contraddittorio del numero uno biancazzurro, anche perché di calcio giocato ormai non resta granché da scrivere. In attesa di definire qualche novità in rosa, tramite gli ultimi giorni del mercato invernale, il Pescara affronterà domenica prossima, in trasferta, il fanalino di coda Viterbese, reduce comunque da un inatteso 0-0 a Cesena, contro la terza in classifica.
Fabio Ros
P.S.: nel ringraziare Fabio Ros per il suo contributo, precisiamo che il contenuto rappresenta sempre e solo un’espressione dell’autore e non impegna il punto di vista del sito 40mila.it. Cogliamo inoltre l’occasione per ricordare a tutti i tifosi biancazzurri che questo sito “appartiene” ai tifosi stessi della Pescara Calcio: sono pertanto benvenute proposte di ulteriori contributi. A tal fine, è possibile utilizzare la mail di contatto info@40mila.it .
12 Comments
Pensate a tifare
La Bancarella è Aperta . Tutti in Vendita .. La Primavera Sarà Saccheggiata x il Salvadanaio Presidenziale e sarà Ridotto a Brandelli . Mentre i Campioni della Prima Squadra Scelti e Contrattualizzati dal Top Manager dei Colli ( Ora Rifiuta Questo Appellativo) Non li Vuole Nessuno ( del resto con Simili Contratti Sono in Pieno Relax Psicofisico Fino a Fine Anno) . Riassumendo la Prima Squadra è Ridotta a 16 Anni Luce dalle Prime mentre la Primavera Presto Raggiungerà lo Stesso Livello della Squadra Maggiore . Venghino Signori…Soldi in Mano Si Vende Tutto…
Ho letto su footballnews che Sebastinai ha detto “Un fondo arabo interessato al Pescara? A me viene da ridere e come disse Galeone, ‘Pescara è un film e tutto quello che gira attorno è un film’. Chi sa a chi ho venduto magari mi potrebbe far conoscere queste persone così posso trattarci. Sarebbe paradossale se qualcuno comprasse il Pescara senza parlare con me. Se tengo tutto nel massimo riserbo è perché sto trattando con persone che non hanno bisogno di pubblicità e quando sarà il momento, se riusciremo a chiudere, avranno un volto e si presenteranno”.
“Se conoscete qualche italiano che oggi vuole investire nel calcio fatemelo conoscere, in Italia credo che in pochi abbiano voglia di mettere il muso fuori. Non ci sono tempi prestabiliti per la cessione, il Pescara va comunque avanti. Che siano due giorni o un mese quando arriverà il momento sarà accolto benissimo dal sottoscritto. L’unica cosa che mi preme e alla quale tengo è chi arriverà a Pescara dovrà farlo con un progetto perché non lascerò la società per farla chiudere dopo un anno”. Niente di nuovo
Parliamo di Massimo Rsnieri va…che è meglio
Tre postivi.
Se sono i tre centrocampisti?
Drudi fuori per 15 giorni. E tre biancazzurri positivi
Ogni tanto ci allena ad accontentarci di sempre meno. E c’è pure chi ci casca!

Caboscddazione ringrazia Piscar e Lu piscar per quello che hai tu….non il contrario….
Nòneee! La colpa de lu bilance e de lu stadie è tutt de lu covid!
Domenica, ognuno di noi, accenda un cero per il nostro salvatore.
Solo ieri, in altro forum, ho scritto:
madelib ha detto:
23/01/2022 alle 13:32
Presidente (purtroppo) Sebastiani, “grazie” a Lei non vedo l’ora che il Nostro Pescara “sprofondi” nel “fallimento societario”, così da purgarsi e purificarsi da ogni “scoria” che lo ha -e ci ha- ridotto ad una lunga e lenta agonia!
…con DISTRUZIONE di ogni dignità!
Basta osservare gli spalti vuoti, “macchiati” da qualche folle presenza; basta osservare quale “sterminio” c’è stato nel “tempio del tifo”: un triste e sparuto “ciuffetto spelacchiato”, a forma di triangolo, “appoggiato” su una misera parte dei gradoni della curva… Una serie di fotografie che ritraggono una situazione MAI verificatasi, nemmeno nei tempi più bui della Nostra storia…
Si vergogni, prenda un pretesto e se ne vada DEFINITIVAMENTE, senza nemmeno restare come socio occulto o “uomo ombra” od in eventuale “affiancamento” a chicchessia, men che meno con qualsivoglia ruolo: Lei non ne sarebbe all’altezza né sarebbe giusto. Peraltro, non ha nulla da insegnare e trasmettere di buono!
…e continui altrove ad esercitare le Sue “passioni”!
Aria!
Grazie.
È desolatamente vedere così l’Adriatico