Cristiano DEL GROSSO
Cristiano DEL GROSSO (ex giocatore del Pescara, neo-mister U16):
«Fisicamente avrei potuto continuare a giocare ma, oltre alla corsa, serve anche la testa. Quando le motivazioni vengono a mancare, è meglio smettere. Probabilmente, dopo la fine della stagione con la Casertana, la lunga sosta da maggio ad agosto mi ha un po’ condizionato. Non avevo più voglia di ritornare in campo a giocare e, siccome ho bisogno di stimoli, preferisco intraprendere la carriera da allenatore e sono felice di iniziare nel settore giovanile del Pescara».
«Ho scelto di fare l’allenatore perché credo che sia la figura a me più vicina per come intendo il calcio. A me piace vivere il campo e cercare di insegnare qualcosa, specie ai più giovani. Per me l’allenatore è anche sinonimo di educatore. Tirare fuori il massimo da ogni calciatore sarà la mia missione.
Parto dal basso, voglio imparare facendo la gavetta come mi è capitato da calciatore».
«A me piace molto l’idea di calcio di Luis Enrique e del suo 4-3-3, ma prenderò spunto anche da altri allenatori che ho avuto, tipo Antonio Conte; ma anche da altri tipo Marco Giampaolo».
Per il Pescara già «vedo un bel progetto. Gli acquisti fatti finora mi piacciono e credo che il Pescara possa puntare alla promozione in serie B. E’ stato preso un tecnico esperto come AUTERI, che ama il calcio offensivo. Ci sono tutti i presupposti per fare un grande campionato, ma serviranno fame e mentalità vincente» (fonte).
4 Comments
Eppure lo sanno che qui gli allenatori, anche nelle giovanili, sono usati come carne da macello … mah.
Sa’ rruvinat pur cuss
Futuro agnello sacrificale della Sebastianese

In bocca al lupo, Cristiano!
Lodevoli considerazioni di carattere particolare e generale (anche se, tra queste ultime, ci sono quelle espresse per mera circostanza su presunti progetti societari del Pescara: ben sai, Cristiano, che, fin quando ci sarà cullù, non esistono concetti come affidabilità, serenità, serietà, rispetto (e ciò vale anche nei tuoi confronti…).