Serie C, gennaio 1982: Ancona-Pescara 0-0
Pubblichiamo la terza parte della gloriosa Storia: un nostro piccolo contributo per rammentare “CHI SONO” e – in vista della prossima partita in casa – aiutare a RIACCENDERE IL SACRO FUOCO BIANCAZZURRO… quello dei 40MILA! –
Gli anni ’80 videro anche alcuni periodi non troppo belli per la nostra CURVA NORD. In certi periodi, iniziarono a mancare consenso e presenze. Ci furono pure stagioni molto brutte sia dal punto di vista calcistico – lo scioccante ritorno in C alla fine della stagione 1981/82 – che di gruppo ultrà.
Serie B, dicembre 1981: gli scontri durante Pescara-Cremonese 0-2
Decine di club iscritti al Centro Coordinamento scomparvero.
Ai PR, ci ritrovammo in non più di un centinaio d’iscritti. Gran parte dei gruppi si sciolsero: ma noi PESCARA RANGERS, NO! Avevamo segnato la nascita e rappresentato la potenza propulsiva del tifo organizzato biancazzurro: dovevamo affrontare la situazione!
E ci riuscimmo…
In serie C, anche per il susseguirsi di risultati positivi, la Nord tornò gradualmente a riempirsi.
Serie C, gennaio 1982: Ancona-Pescara 0-0 (prima degli scontri)
Serie C, marzo 1983: Pescara-Campania 1-0 (video)
… ma ci furono trasferte molto dure, nei peggiori stadi che la Serie C aveva, tipo a Nocera (il 22 maggio 1983) o Caserta (il 5 giugno 1983). In quest’ultima, riconquistammo la Serie B: lì fu memorabile la nostra presenza.
Serie C, giugno 1983: Casertana-Pescara 0-1
Il nostro gruppo, PESCARA RANGERS, era pronto al famoso “ricambio generazionale”: quello che genererà e segnerà la
seconda epopea!
Dopo CAPACCHIETTI, un altro dirigente fu capace di accattivarsi le nostre simpatie, aiutandoci in tutti i modi possibili affinché fossimo presenti in massa allo stadio: GINO PILOTA. Il suo contributo non fu di poco conto, soprattutto nelle scenografie che presentavamo nei pre-partita.
Serie B, marzo 1984: Pescara-Catanzaro 3-2
Il nostro modo di incitare la squadra divenne talmente conosciuto che puntualmente veniva copiato da altre tifoserie!
I nostri stendardi erano unici, nonostante stessimo vivendo un periodo di cambiamento di non poco conto. Di quel periodo, ancora oggi è presente nella NOSTRA MITICA CURVA lo striscione con sfondo nero con la scritta RANGERS in bianco/ azzurro / blu.
Serie B, marzo 1984, Pescara-Palermo 3-1
Ma il nostro Pescara ancora una volta cadde in Serie C al termine della stagione 1985/86! Il nostro allenatore era il compianto Enrico CATUZZI. Ci furono forti tensioni con la società.
Come noto, il Palermo però non si iscrisse al campionato e venimmo riammessi alla B. Noi RANGERS stavamo per festeggiare i 10 anni dalla nascita.
Serie B, dicembre 1986: Modena-Pescara 2-1
La storia ci chiamava per la terza volta in serie A.
Serie B, maggio 1987: Sambenedettese-Pescara 1-2
La NOSTRA MAGICA CURVA NORD fu semplicemente MERAVIGLIOSA e tornò ad essere strapiena, grazie alla piena entrata in campo di quel sopra citato ricambio generazionale, che subentrò alla guida della curva…
Serie A, settembre 1987: Inter-Pescara 0-2
Chiudo questa terza parte con le parole di un bellissimo coro che si cantava in quella curva:
Biancoazzurro è il colore del cielo – Biancoazzurro è il colore del mar – Biancoazzurra è la nostra bandiera e per sempre così resterà!
Link al precedente articolo “La Storia dei Pescara Rangers”
P.S.: nel ringraziare l’utente lultimodeimohicani per averci inviato il suo contributo, cogliamo l’occasione per ricordare a tutti gli utenti che sono benvenute proposte di articoli. A tal fine, è possibile utilizzare la mail di contatto info@40mila.it (anche raggiungibile dal link nel menù principale in alto).
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31 Comments
Splendidi ricordi…a pensare che in mezzo a quella marea umana spesso c’ero anch’io …mi vengono i brividi Nel video la voce di quello che dice “dai avand gisu’ grist “….troppo divertente 🤣😂😂😂
Quanda cazz eravamo fregni!
Orgoglioso e fiero della nostra storia e di essere pescarese fino al midollo. Ma chi cazz no ponn capì di ste cose chi difende LU SPARAGNIN e tutt li guf abbiamo dato anche il sangue per questa maglia
Abbiamo dominato in lungo e largo, ad Ancona e Caserta fu una apoteosi. Sul treno per andare ad Ancona a partire dalla stazione di Pescara (lu capstazion quando vedeva arrivare noi si chiudeva a chiave nel suo ufficio) ad arrivare ad Ancona facemmo nu macell
hahhahah…splendidi ricordi..mi sto commoventi ragazzi…amarcord a tvaq..spettacolare..la schedine ai tabaccai..grande Johnny blade..una settimana di preparazioni..dal Lunedi alla domenica mattina…che ne sanno li uagliun di mo
Metti ch3 ogni tifoso entra con un rotolo e che lo si tiri tutti insieme..solo alla curva magari..ma mo ci sta lu cellular n man..
È vero anche le schedine 👍che fregno che era
Ma mo si può?
Cillóoo quando eravamo piccoli facevamo i giri nei tabaccai a prendere le schedine..a kg! Poi si strappavano lunghe lunge e si riempivano le buste…che tempi.
Johnny infatti quando ero bambino mi divertivo a vedere i lanci dei rotoli e quelli che si portavano i bustoni di carta ritagliata che secondo me ci avevano messo una giornata a preparare , che spettacolo
Quanto m’arrapava quando mettevano il sottofondo con i Dire Straits
Lecote, d’accordo con te. E le musiche in sottofondo? Spettacolo
ma mo i rotoli di carta igienica nzii possn ittà?
Comunque Amarcord su Tvq il programma più bello della mia vita
Il video e’ da pelle d’oca
Pescara Campania la ricordo benissimo , ero con mio padre alla nord …
Se mia madre e mio padre si fossero conosciuti un po prima , mannaggia 😥
Guardando il video è una botta allo stomaco
Grazie per questi splendidi ricordi
Johnny blade, per me quella giornata iniziò il giorno prima…presi il treno da solo da Pescara e andai a dormire a casa di iei zii emigrati in provincia di bergamo. La mattina seguente, io e mio zio, col treno fino a milano, poi la metro (o l’autobus? boooh…) fino a piazzale lotto. Avevamo i biglietti di parterre, ma ce ne andammo al secondo anello, in mezzo alla marea dei nostri. Al ritorno, sui mezzi pubblici, i tifosi dell’inter ci facevano i complimenti. Che tempi.
A caserta, invece, con la 127 diesel aziendale di mio padre, tutta la famiglia. Mia mamma con un improbabile cappello di paglia in coccia. Al ritorno, fiumana di pullman con sciarpe e bandiere al vento. Fino a pochissimo tempo fa ero convintissimo di ricordare che il gol lo avesse segnato giancarlo tacchi, non sauro massi…
Cullù SPECCHIATI!!!!!! E VATTENEVIADALPESCARA!!!!
FORZA PESCARA!
Peccato che ci sta la canzone di de gregori..
chamape,parole sante..
quando andavo alle elementari ero l’ultimo a chiudere la porta di casa a chiavi che i miei già stavano a lavoro..
te lo immagini mo…
che babbionismo.
Il video di Pescara-Campania 1 a 0 !
Allor sci ca si dev li san sardell
Ho avuto la fortuna di viverli quei tempi, ho visto e rivedo questi filmati centinaia di volte, e ogni volta è come tornare indietro nel tempo, è sempre un’emozione, mi si rizza il pelo e mi si inumidiscono gli occhi…
TE-NA-DA-J’!!! F.T.S. – Fuck The Stationmaster
la cosa bella di quel periodo storico era la nostra libertà, quella.vera, di noi giovani…i genitori si fidavano noi li rispettavamo..se sbagliavano erano dolori, ma eravamo.liberi…si seguiva il PESCARA, senza scaricare su internet la legge sulla.privacy, senza firmate autorizzazioni…si era liberi, i miei figli devono essere accompagnati dai genitori ovunque, non si possono filmare ne fotografare,noi facevamo i macelli e li pagavano sulla nostra pelle..secondo me siamo andati indietro come civiltà..
Sempre in curva: che anni!
bellissimi ricordi…a Caserta avevamo 16 anni io, 17 mio fratello..siamo partiti dicendo.a.nostra madre: ci vediamo stasera..nostra madre ci permetteva qualsiasi cosa, davvero.splendida..mi ricordo il.materassino del salto con l’asta..adesso , con ste regole di MMERDA, qualcuno sarebbe andato in galera..Gol di Massi e ritorno in B, con il mai troppo ricordatoo Tom Rosati
Non dimenticherò mai quel giorno in curva a san siro. E quello era uno bello stadio,non ora.
Era popolare! Come tutti gli stadi.
Una giornara iniziata presto sul filobus e finita nel mio quartiere solo contro tutti a prenderli per il culo. E mi volevano pure menare…
Io non l’ho vissuto direttamente quell’epoca, ma veramente bello il racconto e le foto