Daniele SEBASTIANI (Presidente Delfino Pescara 1936 SpA):
“Abbiamo una squadra che per sette/otto undicesimi è quella dell’anno scorso protagonista di un bel campionato. Abbiamo inserito diversi giovani ma da qui a dire che la nostra è una formazione ‘Primavera’ ce ne passa. Contro il Pineto erano assenti i titolari: il mister è stato costretto a schierare i ragazzini.
L’equilibrio dei conti è la priorità; senza non vai da nessuna parte e noi non ce lo possiamo permettere. Ritengo che questa rosa sia attrezzata per disputare un buon campionato per giocarsela successivamente, come lo scorso anno, ai play off.
Fino a quando resteremo noi, faremo il possibile e l’impossibile per tornare in B. È nel nostro interesse. Impossibile dire quando. Ogni anno cerchiamo di pianificare ma, nel calcio attuale, mantenere l’ossatura è pressoché impossibile: non riescono a confermarla neanche le società che fatturano 500 milioni. Figuriamoci un club come il nostro.
Patrimonializzando, potendo poi mettere sul mercato i giocatori, riusciremmo ad allestire ogni anno una squadra competitiva.
Da parte mia totale fiducia in VERGANI: a crederci tantissimo è il nostro allenatore. Ci porterà i gol che servono, insieme con TOMMASINI e CUPPONE, per il quale non ho ricevuto richieste. Siamo felici di tenerlo qui” (fonte).
INTEGRAZIONE
“Non abbiamo l’appeal economico e finanziario dei grandi centri che attraggono investitori. In città come la nostra è difficile trovare persone interessate: gli imprenditori locali vogliono vivere sereni e tranquilli, evitando di finire nel mirino della critica. Chi fa calcio a questi livelli, come noi, oggi va considerato un eroe”.
In serie B: “Sicuramente, abbiamo le infrastrutture e i mezzi per starci. Speriamo nell’arrivo di Sky per valorizzare di più la serie C, ma la B è la B. Ed è la categoria più consona al Pescara.
Sarà il girone B più duro degli ultimi anni. La Spal ha fatto mercato… Poi Cesena ed Entella, e anche l’Ancona”.
Gli “occasionali”? “Lo dimostrano i numeri. Io non ho mai chiesto nulla a nessuno: la Società deve basarsi sulle sue forze, ma quando sento dire ‘noi siamo Pescara’, lasciamo perdere… Quest’anno sul mercato ne abbiamo tenuto conto: siamo questi; inutile sobbarcarci di costi folli con un seguito del genere nonostante i prezzi popolari degli abbonamenti. Ringraziamo quelli che ci sono sempre, ma ricordo a tutti che certi numeri li vedono anche gli addetti ai lavori e, magari, ci sono giocatori che preferiscono andare a Catania, Cesena o Vicenza, a parità di condizioni, per giocare in stadi pieni e davanti a migliaia di tifosi tutte le domeniche…” (fonte).
101 Comments
Non ti preoccupare Bresidende, se si retrocede in D puoi gombrare un galgiatore (come stai cercando di fare tutt’ora) a 30 mila. NON SEI GONDENDO???
Sei solo l’eroe dei Teatini.
SEBASTIANI VATTENE
Eppure abbiamo spezzato le reni al Notaresco. Chiaro segno che siamo da promozione diretta! … Dalla serie D …
Sto guardando l’amichevole Genero-Suocero . Un film dell’Orrore ! I Terzini Pierno e Moruzzi inguardabili lenti non ci mettono una nota nn spingono in difesa si fanno saltare.facile davanti la difesa c’è una voragine Bravini Squizzato e Manu ma acerbi Saranno belli pronti fra qualche anno con maglie diverse in categorie superiori . Attacco nn pervenuto ….Prevedo ricche goleada per i nostri avversari in campionato
Pure io..
Non c’è niente da sognare tranne il giorno che se ne va.
Io ho la sensazione che quest’anno lotteremo per non retrocedere….
SEBASTIANI VATTENE
Speriamo che johnny abbia ragione, ma credo che una sanguisuga del genere farà di tutto pur di tenersi la società ANCHE in D. Poi, se ci pensa la GDF, comune o tifoseria saranno sempre comunque troppi anni in ritardo.
Ti puzza abbirrutà ti sì magnàte ‘stu mònne e chill’ àtre ma ancora ti abbotti? Per favore stacca sa spina e VATTENE 🙏
Ando’ cazz vu ji? Prima o poi passerai sul fiume (:cool:)
Sebastiáaaa per te basta il campo di Alba Fucens. Quello sí che forse lo riempi. Buona domenica.
Ma cosa ne potete capire voi comuni mortali del mercato di Via Pepe? Von Sannipoli giocatore olandese di gran lustro ha scelto il Deportivo Avellino solo per il pubblico, noi abbiamo offerto tutto il possibile e purtroppo la presenza del pubblico allo stadio ha avuto la meglio
CAMILL BILL CAPILL contro CAMILL SENZA CAPILL rimane tutto fra cornoi cioè fra LI CAMILL (:rofl:)
Nn gi faremo brentere ber il gollo dal ladina …. Brima di duddo l’eguiliBrio dei gondi.
Serie C così alla cazzo non mi fa differenza con la D che magari è la volta buona che se ne va il fallito.
Oggi partitella in famiglia … letteralmente. La Sebastianese del suocero contro la squadra del genero. In campo e in panchina Scapoli contro Ammogliati. Gli Scapoli sono quelli della squadra Primavera, dai colori biancazzurri.
Ridotti così nonostante anni di costante contestazione dura e pura da parte della curva… Che gli ondivaghi si facciano una domanda e si diano una risposta
Che tristezza
L’Avellino, in serie C, prendendo Sannipoli, abbassa la sua età media. Noi l’alzeremmo … quella del campionato Primavera
RIP Mister Mazzone.
SEBASTIANI VATTENE!
La SUA STORIA parla in modo inequivocabile dove ha messo le mani SOLO FALLIMENTI e MACERIE quindi anche noi siamo diretti su quella strada
È morto Mazzone …Un altro personaggio di quel vecchio calcio che non c’è più Da noi alleno’ col fantasma ingombente di Galeone e infatti fu esonerato dopo il derby perso in casa con l’Ancona se ricordo bene …la squadra non lo seguiva minimamente
Il sindaco può usare il diritto pubblico e riprendergli indietro il titolo sportivo. E mette la società in mano al comune.
C’è una connivenza da fare invidia ai vecchi rapporti politici della prima repubblica… Cosa vuoi organizzare? Personalmente ,essendo stato ridotto a cliente, vado allo stadio quando e se mi va… Lascio ai mille abbonati con lo sconto la patente del vero tifoso ….
Quelli che, da anni, … dobbiamo organizzarci e fare qualcosa …
(:rofl:)
Solo 3mila anti Sebastiani ¿??¿ solo il quartiere dove abita lo schifano in 5mila
Caro Gestore qui il Punto è Semplice : Non c’è Fiducia Verso la Sua Persona . Punto. Penso che come me Disgustato della Gestione hanno detto Basta , ce ne saranno minimo 3 Milà . Non riesce a Vendere la Società? Io immagino il Perché, in ultima analisi Consegni la Società al Sindaco e Vediamo cosa Accadrà . Basta Sciocchi Paragoni e Lei che ha Voluto scalare la Società . Falliremo ? Non ho paura e li torneremo Tutti …
Grazie di tutto Presidéee
Buon weekend.
inutile sobbarcarci di costi folli con un seguito del genere nonostante i prezzi popolari degli abbonamenti. Ringraziamo quelli che ci sono sempre, ma ricordo a tutti che certi numeri li vedono anche gli addetti ai lavori e, magari, ci sono giocatori che preferiscono andare a Catania, Cesena o Vicenza, a parità di condizioni, per giocare in stadi pieni e davanti a migliaia di tifosi tutte le domeniche…”
Cussù è folle. Sono anni che smantelli rose da male in peggio. Fai una squadra seria per la categoria e vedrai gente sugli spalti.
ci sono giocatori che preferiscono andare a Catania, Cesena o Vicenza, a parità di condizioni, per giocare in stadi pieni e davanti a migliaia di tifosi tutte le domeniche…”
Ah quindi se parli di domenica intendi la serie A?
I giocatori scelgono in base a quanti soldi prendono e se potrebbero fare carriera. Infatti cambiano maglia ogni volta che l’offerta alletta di più e NON perchè ci sono più tifosi sugli spalti.
Vatt a durmi BRESIDENDE
SEBASTIANI VATTENE
“Non abbiamo l’appeal economico e finanziario dei grandi centri che attraggono investitori. In città come la nostra è difficile trovare persone interessate: gli imprenditori locali vogliono vivere sereni e tranquilli, evitando di finire nel mirino della critica. Chi fa calcio a questi livelli, come noi, oggi va considerato un eroe”. – cit Integrazione articolo sopra
Bresidende, e TU non sai che questa mancanza di appeal è merito TUO? 28M di debiti (se non più), niente centro sportivo, giocatori di appartenenza, e qualcuno sarebbe interessato a buttarti addosso quasi 40M per toglierti dalle scatole? E SE ci fosse tale idiota, dovrebbe inoltre investire in una rosa, comprare il centro sportivo, casomai anche l’hotel, e ripartire dalla serie C. CERTO CHE NON C’E’ INTERESSE. Azzera il debito da TE creato e vedrai che imprenditori locali (e non) si metteranno in fila.
…”gli imprenditori locali vogliono vivere sereni e tranquilli, evitando di finire nel mirino della critica”. A parole tue, “Shtai tranguillo” – gli amici della stampa leccheranno il culo anche al prossimo presidente e non sono una minaccia per la Bresidenza attuale.
Chi fa calcio a questi livelli, come noi, oggi va considerato un eroe”– hahaha quindi saresti da serie C anche tu???
SEBASTIANI VATTENE
bell’articolo!
Se si candida in politica prende la stessa percentuale se promette abbonamenti gratis per tutti? Chiedo per lo 0,42% (:sarcastic:)
Ho letto che sono stati sottoscritti 1000 abbonamenti circa. Considerando che la zona metropolitana di Pescara vanta circa 240.000 persone …praticamente lo 0.42 % crede ancora al caboscdazionedialanno.. (:rofl:) il noscdro programma ghe avvenerisctico … Oggorre essere intelligendi ber gabirlo
Da OSTAGGIO ad EROE…
Zeman PUNTA su Vergani ma Vergani è una PUNTA su cui su cui vale imPUNTArsi? E se poi la sPUNTA il Cittadella? O se ne sPUNTA un’altra?
(:sarcastic:)
Ma è vera la storia su Vergani e Cuppone? Se così fosse dovremmo intervenire subito per i sostituti
Chi sono quei 2 eroi che diventano consiglieri di amministrazione in più? Chiedo per sapere se ci sono o ci fanno
Sparagn e cumbarisc e lu ver mbapi? L’allievo ha superato “il maestro”…gentaglia senza ne arte e parte hanno disintegrato una città che viveva per la propria squadra…certamente la colpa è nostra e di chi sinno…vi abbiamo e vi permettiamo di fare il porco del vostro comodo senza nessuna opposizione 🤘🤘🤘
Eccola qui un’altra perla di CAMILL BILL CAPILL 😀 tappet la vocc a su voccapert non sa più a che santo appellarsi oramai pur San Capriel gli ha girato le spalle dopo S. Andrea e S. Cetteo 😀
Caro draculone, come ben sai, per Amore di mio figlio undicenne, quest’anno, ho fatto l'”upgrade” con lui per la Tribuna Adriatica Sud, dove, assieme ai suoi compagni di scuola, ha trovato il piacere di “fare il tifo” (così come, negli anni ’80/’90, avevamo piacere di farlo noi alla “Nord”, con i modi da prendere ad esempio…).
…almeno, hai limitato i danni di carattere economico…
L’ideale sarebbe CONTESTAZIONE “VIOLENTA” da ogni settore nei confronti di cullù: ogni 10 minuti deve levarsi un coro “violento” contro cullù, a prescindere da azioni e risultato, come una goccia che scava la roccia, ogni partita per tutta la stagione…
Lo manderemmo al manicomio!
Io non ho potuto che rinnovare l’abbonamento alla Nord per il mio “sviscerato amore” per questi colori ma questo essere merita il NULLA ASSOLUTO
Aveva più credibilità la buonanima di Mario cendlire che questo individuo… :-D… Io qua io la… Combá è il terzo anno consecutivo che fai la serie C ..evidentemente questa è la TUA dimensione e di quelli che credono di essere più intelligenti degli altri. Questi sono i fatti …le chiacchiere le lasciamo e te
Lui è bravo. Sono tutti gli altri che sbagliano.
BLA BLA BLA BLA …. ogni commento che esce da quel buco sotto al naso è soltanto menzogna o per lavarsi le mani da ogni colpa (che è sempre sua). Anche una retrocessione sarà colpa nostra (pochi abbonamenti ed altri motivi ridicoli). FA PACE CO’ SA COCCIE BRESIDENDE.
Anche un solo abbonato è troppo con questa dirigenza.
Che persona ignobile e viscida.
(:laugh1:) (:rofl:) Adesso vuole fare credere che fa il mercato al risparmio perché viene poca gente allo stadio (:rofl:) 😀
Inverte apposta la causa e l’effetto, prendendo per i fondelli i tifosi (:bad:)
La semplice verità è il contrario: pochi allo stadio perché fa squadre e campionati al risparmio.
Chi si crede d’essere questo personaggio di bassa lega (d’altra parte è di serie C) per offendere e diffamare l’intelligenza di tutti noi, curva compresa, a ogni giro?
REDAZIONE
era meglio di no.
INTEGRAZIONE
Sono state aggiunte alla pagina le ulteriori recenti dichiarazioni di SEBASTIANI.
Ciao dino74 benvenuto
Un saluto a tutti mi sono appena iscitto sempre e solo Forza Pescara
Sto ” cavolo” di calcio moderno è contro gli Ultras,ma noi resistiamo, tranquillo
Vecchiock: Harken tenemcl Sctrett! Hahahha….ho capito a cosa ti riferisci, ho parlato con un amico comune alla festa dei Rangers, dove tu credo non sia potuto venire… speriamo che
possa servire per altre cose… capiscamme
Lapa… Metto in dubbio anche l’intelligenza a questo punto (:rofl:)…
Un vero movimento ultras in Italia non è mai esistito. All’inizio erano solo dissapori dovuti al campanilismo e poi alla politica che usava le curve.
Venuto meno l’estremismo politico le curve si sono sciolte come neve al sole, tranne qualche raro esempio. Questo è il motivo per il quale i giovani non si avvicinano, non possono avvicinarsi a qualcosa che non esiste.
@Solo Pescara: resta sempre e solo acqua di rose. Non saranno né gli striscioni, né i cori a far smammare pinocchio. Solo la GDF ci può riuscire,
@Harken: si vede che sei un bravo legale. Molto erudito sulla questione stadio & affini. Mi servirai a brevissimo (:dash:)
A prescindere da qualsiasi decisione venga presa sono convinto che una critica urlata sia meglio di una protesta silenziosa. Il capovolgere stendardi senza la voce gli farà solo cico cico. Scascettarlo non ha prezzo e farebbe bene alla nostra salute oltre a mandare un messaggio chiaro che è persona non gradita.
Come fanno quelli del Taranto..
Io non ci vado allo stadio a contestare. Non serve a niente, anzi come lui lascia intendere gli fanno comodo i tifosi che gli portano quei 4 spiccioli da racattare.
Ecco, meglio disertare e contestare fuori piuttosto.
Sarebbe come andare regolarmente in una mensa a mangiare lammerda e protestare che fa schifo.
Harken sul fatto che i Rangers e affini dovrebbero quantomeno dare motivazioni coerenti fisse e pubbliche sulla linea da condurre fuori e dentro lo stadio in passato hanno sempre risposto banalmente in un paio di modi e cioè….lo stucchevole mantra della MAGLIA al di sopra di tutto i presidenti passano il biancazzurro si ama a prescindere ! Ma non fare una contestazione veemente e costante contraddice e ribalta il concetto in modo palese e ridicolo Seconda riposta abusata e sterile è: facile fare i leoni da tastiera veniteci voi allo stadio a urlare contro questa società metteteci la faccia come facciamo noi….
Milton ti correggo …Vorrai dire forse Intellettualmente non asservita e prone .Un X persona può avere pure tre lauree e il premio pulitzer ma se si scambia pacche sulle spalle con l’innominabile , ci gioca insieme a paddle calcetto e ci fa a ci pure un giro in bici dandosi appuntamento per la mangiata di Arrosticini al solito posto di che cosa parliamo ??? Gente minuscola anzi nana con tutto il riispetto e là simpatia per quest’ultimi
@vecchiock
Alcune precisazioni.
1) Il biglietto nominativo è precedente alla tessera di circa 4-5 anni.
2) Il biglietto nominativo non comporta alcuna forma di compressione dei diritti e/o di controllo vario ed eventuale: in sede penale non dimostra per certo che Tizio fosse allo stadio, al massimo è un indizio in tal senso, essendo facilmente manomettibile, aggirabile e quant’altro; allo stesso modo non è utilizzato dalle Questure per comminare i DASPO o per annullarli in autotutela. Anche i dati riportati sul biglietto valgono fino ad un certo punto, perché non tutti sono controllati da persona fisica sulla corrispondenza biglietto-documento-volto, così come gli scanner dei documenti non possono verificare il volto e la somiglianza; inoltre i dati riportati sono dati personali del più basso livello (nome, cognome, data e luogo di nascita), praticamente privi di una reale tutela (cosa diversa sarebbe stato se fossero stati inserite preferenze sessuali, politiche, credenze religiose o simili).
3) La blacklist attuale è molto molto (molto!) differente rispetto a quella che ha cercato di introdurre Maroni con la tessera. Tutto ciò al netto che la violazione di un DASPO è reato in tutta Europa e le pene sono piuttosto morigerate e simili con l’Italia (stranamente). Semmai il problema è il DASPO italiano di per sé, nelle forme e dimensioni abnormi che ha raggiunto ora (vedi da ultimo nel Salvini-bis il DASPO fuori contesto, o le recenti proposte di estensione anche ai minori).
Detto questo, sul discorso dei giovani che fai io non ci vedo un collegamento con il calcio, anche perché come detto prima vale solo per l’Italia, superate le Alpi il mondo ultras prolifera nonostante internet, social e tutto il resto.
Parlando personalmente e ragionando da tifoso “normale”, io vorrei che i Rangers (o tutti e 4 i gruppi o chi per esso che sta in curva) decidessero la linea verso cullù. Si possono riunire, discutere, votare a maggioranza, in teoria possono anche aprire le discussioni tipo “forum pubblico” ai tifosi “normali” (anche se non so quanto ciò sia “ultras”). Una volta scelto, spiegassero col volantino il perché di tale scelta e si dimostrassero coerenti e costanti. Il resto verrà di conseguenza. L’essere ondivaghi aumenta le malelingue sulla collusione con cullù, sul non essere più degni, e tutte le solite solfe che sappiamo.
Non è difficile, ma deve essere fatto, e si può fare benissimo senza rischiare nulla (anche considerato quanto è cascettaro l’innominabile).
NON Aavevo capito chama☺️
Sono davvero contento del dibattito sul mondo ultras,proviamo a buttare un sasso nello stagno…sull’iniziativa di vecchiock ,su quello che esprime Harken( molto informato e ben spiegato,complimenti)…sono iniziative che possono solo far del bene al nostro amato delfino…Jhonny,chiedo scusa il ” confronto fisico” non era inteso cone fare a ” botte” ,ma incontrarsi fisicamente, guardarsi negli occhi e dire le cose che si pensano in un confronto civile…ci conosciamo e sai tante cose di me…
P.,s per vecchiock: eluver,ting 57 anni,so vvicchij ma posso portare la mia esperienza e magari figli, nipoti ed amici” giovani” verso la mentalità Ultras che solo chi nonco osce può averne paura…io la porto dentro di me nella vita quotidiana
Esatto johnny.
È un infame. Uno di quelli che si credono perfetti e che non hanno mai colpe se qualcosa non va ma che sono sempre degli altri
Un prepotente. Un dittatore.
Praticamente sta quasi per dire che se il delfino Pescara fallisce è colpa nostraq 😀
Si sta preparando?
Cullù comunque si nasconde sempre dietro la piazza. Ha dichiarato perfino che non ci potrà mai essere un investimento se ci sono pochi abbonati. Ma vi rendete conto di come lancia la pietra e poi nasconde la mano? Bresidende (dei miei stivali), e tu non hai colpe??? Ed i giornalisti non smentiscono con fatti o domande dirette? Non si potrebbe almeno scrivere sui siti del tifo che questa è il modus operandi di Cullù e che i fatti son ben altri? Visto che i giornalai non lo fanno si potrà almeno diffondere un pò di verità riguardo a questo scempio. Chiedo per noi tifosi prese per i fondelli per l’ennesima volta.
La narrativa che cercano di propinare è la stessa degli ultimi anni: 1) squadra allestita è all’altezza della situazione .. 2) i conti sono in ordine e non ci sono debiti.. 3) menomale che c’è cullú alla guida della compagine .. anche Lehman Brothers era un Tripla A prima del 2008 .. poi sappiamo tutti come andò a finire… Pensare che basterebbe una stampa indipendente e intellettualmente preparata per evitare di cadere dalle nuvole ogni volta
Per combattere il secondary ticket
In germania a me risulta che il biglietto è nominale, come in Svizzera, Francia, Spagna.
W i cani sciolti.
@Harken sulla durezza delle leggi italiane sfondi una porta aperta. Infatti è il primo motivo messo nel mio elenco quindi condivido appieno la tua dettagliata analisi di questo aspetto. Continuo però a porre l’accento sui danni collaterali alla società giovanile derivanti dall’uso di tecnologie e social. Aspetto molto più ampio e che fuoriesce dal solo ambito ultras. I giovani si sono un po’ imborghesiti, vengono canalizzati da interessi di consumo di massa. Tutti bravi, ma anche molto sagnoni.
Non vedo come una vittoria la battaglia sulla tessera, visto che coi biglietti nominativi (in Germania non esistono) e la black list lo Stato è giunto allo stesso obiettivo solo cambiandogli il nome.
Su Pescara c’è stata a lungo una ideologia del gruppo unico che, creata col buon proposito di unire e compattare, alla lunga ha creato spaccatura manifestatasi nel peggiore dei modi, cioè non col confronto su idee diverse o finanche col contrasto, ma col progressivo AUTO-allontanamento di chi non gradiva le scelte intraprese. Ultimamente per fortuna questo veto si è sgretolato senza alcuna conseguenza. Nuovi gruppi sono nati e altri ne nasceranno senza che venga intaccata la leadership del gruppo storico e principale che resta sempre una sorta di “primus inter pares”. E ne sta guadagnando il benessere generale del tifo, perché il tifoso ora ha una offerta più ampia di gruppi al quale aderire secondo dove si trova più a proprio agio. L’importante è che questo processo avvenga senza strappi e nel rispetto reciproco proprio come adesso. Perché l’ultima cosa che Pescara può permettersi è una curva spaccata al suo interno. Al contrario la compattezza della curva nonostante la presenza di 4 gruppi de facto, appare in aumento e anche coi ragazzi dei distinti. Siamo tutti biancoazzurri. Tutti tifosi del delfino. Lo dimostrano i recentissimi fatti di Fiorenzuola dove TUTTI hanno fatto la propria parte (e purtroppo pagheranno in modo ugualmente salato). Sono fiducioso in un futuro migliore.
Col Catanzaro si è visto.
Se c’è pregio in ballo, la gente c’è.
È che cullú ha annichilito tutto e oltretutto osa dare la colpa ai tifosi. Il pregio non esiste più a Pescara. Uno stadio così grande, perché anche così vuoto, da un senso apocalittico di quel che rappresenta oggi la situazione.
*mezzo metro
Ci tiene così tanto ai tifosi che in 12 anninon ha spostato manco di mezzo meteo i certelloni pubblicitari dalle righe di campo.
Anche perché con Internet dovrebbe essere più facile aggregare.
La verità è che cullú ha tolto tutti gli stimoli di aggregazione allo stadio.
Complimenti Harken.
L’analisi sociale di vecchiock sulle cause del declino, per quanto sembri logica e intuitiva, non è corretta.
Il fenomeno social/internet o comunque della globalizzazione delle informazioni e le relative conseguenze sull’individualizzazione del singolo e della perdita dei legami comunitari, (per chi volesse approfondire consiglio i libri illuminanti di Baumann, il maggiore sociologo del Novecento, in cui parla del concetto di “società liquida”) avrebbero inciso sul senso di appartenenza collettivo a tutti i livelli e, di riflesso, anche rispetto alla principale sottocultura giovanile italiana degli ultimi 50 anni: quella ultras.
Causa ed effetto sembrerebbero quasi evidenti.
Tuttavia, il discorso sarebbe corretto se il movimento ultras fosse in declino in tutti i paesi in cui è presente; ad esempio, limitandoci all’Europa: Germania, Olanda, Svizzera, Austria, zone dell’Est (tipo Serbia o Croazia), Grecia, in parte la Francia, etc. Ma così non è. Anzi è esattamente l’opposto.
Prendendo ad esempio il più grande di questi paesi, la Germania, negli ultimi 20anni c’è stato un boom del modello di tifo ultras, che si è diffuso moltissimo anche nelle serie minori (in Italia è presente in tutte le categorie perché il campanilismo, che risale almeno al Medioevo e in alcuni casi anche ai tempi dei Romani, è il tratto distintivo dei Comuni italiani) e soprattutto tra i giovani.
Se quindi i social e la società liquida esistono a livello globale, e certe dinamiche sono le medesime qui e in Germania, perché solo in Italia c’è una crisi simile e non magari anche in Sudamerica, Nord Africa (dal Marocco all’Egitto hanno tantissimi gruppi ultras) o nell’Asia del Sud (es. Indonesia) o nel resto d’Europa?
La risposta chiaramente non può essere legata a dinamiche sociali, deve esserci qualcosa che distingue l’Italia da tutti gli altri Paesi, essendo noi l’eccezione.
E l’anomalia italiana è menzionata solo marginalmente da vecchiock: dal 2001, cioè negli ultimi 22 anni, ci sono stati 10 interventi emergenziali sul tifo violento, di cui 8 specificatamente dedicati (2 trattavano la materia all’interno di decreti rivolti verso l’immigrazione). In pratica, qualsiasi ministro dell’Interno dal 2001 ha decretato d’urgenza sulla materia (tranne la Cancellieri). Per dare un’idea, in materia di leggi anti ultras, l’Inghilterra ne ha 3 (le cui differenze sono soltanto il passaggio dal daspo unico a quello diviso per l’estero e per l’Inghilterra alla riunificazione nella stessa misura con la terza legge), la Germania ne ha 0 (zero!) perché giustamente ritiene che qualsiasi condotta anomala tu possa commettere come ultras è già reato.
Il risultato di 23 anni di normative emergenziali è una situazione per la quale l’Italia ha il sistema punitivo in materia più pesante al mondo, l’unico Paese che ci si avvicina (ma non ci eguaglia) non è l’Inghilterra, le cui conseguenze per condotte analoghe sono della metà (il fantomatico modello inglese :-D), ma la Russia il che è tutto dire.
La sottocultura ultras è stata volutamente distrutta, poiché fenomeno apartitico (anche al netto di alcune curve politicizzate, l’ultras è un estremista del tifo non della politica), quindi non controllabile e facilmente additabile come nemico da qualsiasi maggioranza, e che metteva costantemente davanti all’opinione pubblica l’incapacità dei papaveri di gestire alcune migliaia di giovani più o meno scalmanati.
Scrivere su un muro “Carla ti amo” comporta in Italia una multa da poche centinaia di euro fino a poco meno di 1000 (a seconda se il muro è di un edificio abbandonato e simili). Se scrivete “A difesa di una città” oltre la multa vi beccate un DASPO con obbligo di firma per 5 anni (caso effettivamente avvenuto a Pesaro). Ma di esempi così se ne possono fare a centinaia.
Mi pare chiaro che a fronte di una repressione così cieca e indiscriminata il movimento ultras ne abbia sofferto, e che magari in questa situazione il fattore sociale possa avere influito sulla riduzione del cambio generazionale. Ma è anche vero che in Italia, dovunque, il fuoco cova sotto la cenere e che dei buoni risultati per alcuni anni avvicinino nuove leve allo stadio. Anche a Pescara l’anno dei playoff col Bologna e quello dopo lo stadio era pieno di ragazzini (dai 7 ai 18), una generazione letteralmente spazzata via da cullù. Mi ricordo un bimbo con la maglietta di Melchiorri che chiedeva al padre perché non ci fosse più in campo.
E qui si apre un altro enorme capitolo, sul fatto che in Italia qualsiasi soggetto può fare il presidente (anche se disoccupato, testa di legno, indagato, pregiudicato, etc.), a differenza che in Germania ad esempio, dove per legge il 50%+1 delle quote deve appartenere ai tifosi tramite club o gruppi organizzati. Già questo, a prescindere dall’azzerare le violenze contro la dirigenza, garantisce progetti a lungo termine, sostenibilità finanziaria, controllo incrociato sui bilanci, patrimonializzazione (quella vera, non quella di cullù), biglietti bassi e tanto altro, ,ma soprattutto la fidelizzazione a lungo termine che parte dai bambini di 6 anni (e che nell’adolescenza ragionevolmente andranno in curva).
Questo per quanto riguarda le cause della crisi del tifo in Italia.
Veniamo a Pescara.
I 15 anni di assenza di contestazioni verso la dirigenza a Pescara sono soltanto un caso, anche perché dal fallimento fino al 2013 non è che ci fossero chissà quali motivi per farle. Altrove contestazioni pesanti accadono di continuo ogni anno, anche lo scorso (vedi a Brescia). Anche la questione Tessera, che pur ha evidenziato spaccature a vari livelli nel tifo, comunque è stata una battaglia vinta su tutta la linea, de facto già dal 2014 ma ufficialmente il 4 agosto 2017 con il protocollo firmato da Minniti.
Il punto della questione non è gettare la croce addosso al gruppo. Il punto è che manca una scelta precisa, chiara, ferma, costante e univoca verso la dirigenza, cioè un qualcosa che il gruppo DEVE fare. Non volete contestare? Ok. Volete contestare? Ok. Volete disertare? Ok. Qualsiasi cosa purché si prenda una decisione, che venga spiegata, rimanga quella e venga portata avanti per più di 2 settimane. Così si riconquista il rispetto (anche se non si volesse contestare, è una scelta legittima ma deve essere spiegata e mantenuta) e il seguito della piazza. E per questo atteggiamento ondivago leggi, società e quant’altro non ci azzeccano niente. Magari sarà l’assenza di un leader, ma comunque una scelta presa a maggioranza si può sempre fare.
Due volte ho avuto “paura”.
Una volta in curva in Pescara Venezia 2a2 che imprecavo contro zauri e pochi mesi fa in via Paolucci che uno mezzmbriac m’ha seguito senza motivo.. peccato. Tutto “fatto in casa”.
Il confronto fisico con chi?
@chiamape66: ti ho risposto. In realtà preferirei più avvicinare dei giovanotti piuttosto che attempati vicino alle pensione come me e te. 😀 😀 😀 Ma quess è… di giovani ce ne sono pochi
Grandissimo vecchio! Se non ti conoscessi personalmente, sarei convinto che nella vita tu sia un sociologo,analisi PERFETTA della società in genere e di come si vive da almeno 20 anni a sta parte il fenomeno calcio,ma soprattutto quello ultras! Mi è piaciuto tantissimo quando hai accennato che molti anni fa facevi la gavetta in Curva Nord, piano piano e con anni di sofferenza e sacrificio, seguendo l’esempio dei CAPI,ti avvicinavi sempre di più alla ringhiera sottostante, ne dovevi mangiare di pane e salame e spesso anche di schiaffatoni,che però mi hanno insegnato tanto ed ho conservato cone esempio nella mia vita ” normale”…adesso è tutto più facile, ci si nasconde dietro una tastiera e si insulta e si è capito tutto,il confronto fisico è un’altra cosa,ma vaglielo a far capire a sta gente ! Bellissima iniziativa la riunione del giovedì, ho appena fatto una mail per poter partecipare FISICAMENTE, a presto e sempre Forza Pescara e pinocchio vattene
Risposte a Sebastiani, ai suoi disgustosi tentativi di spargere controinformazioni per gli allocchi (ormai pochi):
1. “Abbiamo una squadra che per 7-8/11 è quella dell’anno scorso”? PECCATO CHE SIANO RIMASTI I MENO FORTI (FRA CUI QUELLI CHE NESSUNO VUOLE PRENDERSI) E PARTITI I MIGLIORI!
2. “Contro il Pineto erano assenti i titolari”? CHI MAI?!? CANGIANO SARÀ TITOLARE RISPETTO AD ACCORNERO? O PARLI DEL FUORICLASSE ALOI??? (:bad:)
3. “L’equilibrio dei conti…”??? ITUOI CONTI NON SONO IN EQUILIBRIO. DOPO UN CENTINAIO DI MILIONI DI PLUSVALENZE, SOPRAVVIVI SOLO PERCHÉ E FINCHÉ TI RINVIANO TUTTI IL PAGAMENTO DEGLI INGENTI DEBITI, ALTRIMENTI FALLISCI SEDUTA STANTE E IN OGNI MOMENTO!
4. “Giocarsela successivamente, come lo scorso anno, ai play off”: QUINDI OBIETTIVO PLAY-OFF, CIOÈ DECIMO (DECIMO!!!) POSTO?!? PER IL PESCARA?!? IN SERIE C!?!
5. “Fino a quando resteremo noi, faremo il possibile e l’impossibile per tornare in B. È nel nostro interesse”. CERTO CHE È NEL TUO INTERESSE DI SPECULATORE COMPULSIVO! PECCATO CHE MAI TORNEREMO IN B CON TE PERCHÉ NON INVESTI MA SAI SOLO SCOMMETTERE SULL’AVERE “SEDERE”!
6. “Mantenere l’ossatura è pressoché impossibile. Non riescono a confermarla neanche le società che fatturano 500 milioni”???!!! QUINDI IL CATANZARO E LA REGGIANA FATTURANO 500 MILIONI … (:laugh1:)
7. “Patrimonializzando … riusciremmo” … A CONTINUARE AD ARRICCHIRVI PERSONALMENTE! E AD IMPOVERIRE LA SOCIETÀ E IL RISULTATO SPORTIVO. COME SEMPRE FINO AD ORA..
8. “Totale fiducia in VERGANI … insieme con CUPPONE, per il quale non ho ricevuto richieste”. ESATTO! SONO RIMASTI SOLO PERCHÉ NESSUNO LI VUOLE! ALTRIMENTI LI AVRESTI VENDUTI SUBITO. E SE NESSUNO LI VUOLE, SAPPIAMO PERCHÉ
(:punish:) (:rtfm:) (:bad:)
Grandiosa analisi, vecchiock.
Tanto di cappello!
Però, a Pescara rimane – e da anni – quel vulnus gravissimo da parte Pescara Rangers: cioè, la mancata contestazione di Sebastiani, continua e allo stadio.
Una macchia indelebile che genera perdita di credibilità e mancanza di seguito da parte dei tifosi “normali”. In altre parole, quelle di Harken, “se si vuole seriamente cambiare le cose bisogna prima di tutto scegliere una linea”, per me quella della contestazione INCESSANTE, “e mantenerla. Poi si può chiamare a raccolta la massa di tifosi ‘normali’. Cullù nelle rarissime giornate di contestazione ha sempre scasciato di brutto”.
Vedo che con CWY c’è (e finalmente! Mi pare il minimo!) un cambiamento in tal senso… Però, è ora decisiva la CONTINUITÀ. E che gli altri alla Nord (VG, ASDF, SF) facciano lo stesso, SEMPRE e senza esitazioni.
Si spera sia finito il ridicolo, vergognoso e patetico tempo della scusa puerile “a contestare si rischia”!!!
Che tale tempo sia finito, però, poco ci credo…
Sarei lieto …. ho appena inviato una e-mail. Grazie vecchiock
@SoloPescara:
purtroppo nell’ambito ultras poco può essere messo sui social. Molto poco.
Per il resto ho titolo a rispondere solo per ciò che mi riguarda. Cosa vogliono i CWY? Ti invito ad assistere ad una nostra riunione (generalmente il giovedì) per ascoltarci e viverci. Scrivici su cwy.tsalagi.pe@gmail.com e ti avviserò su come e dove partecipare alla prossima: questa settimana abbiamo lasciato un momento di pausa ai soci per il ferragosto.
Mi associo ai pensieri di vecchiock e Harken, però, se il problema dei social ha portato all’apatia maggior parte dei tifosi si può anche invertire la rotta ed usare i social per unirci verso un obiettivo comune. Questo non è stato fatto, ed anche se la maggior parte dei tifosi organizzati sono consapevoli della situazione penosa in cui ci troviamo, non si sceglie una linea per portarla all’obiettivo (che sottolineo dev’essere comune). Cosa vogliono I Rangers? I CWY? I Grapes (per citarne alcuni)? Hanno tutti lo stesso pensiero? Unitevi per una causa comune (anche se in settori diversi dello stadio) e vedrete che anche i tifosi “normali” si assoceranno alla causa.
cit Harken – Se si vuole seriamente cambiare le cose bisogna prima di tutto scegliere una linea, qualsiasi essa sia, e mantenerla. Poi si può chiamare a raccolta la massa di tifosi “normali”. Cullù nelle rarissime giornate di contestazione ha sempre scasciato di brutto, e di argomenti per cui sputtanarlo a livello nazionale ne abbiamo a centinaia.
Forza Pescara e SEBASTIANI VATTENE
Vecchio ck la.tua analisi è condivisibile al 80% ….Appunto . Da.questo a vedere sia una curva ma anche una stampa passiva muti incredibilmente indifferenti allo scempio della.sebastianese c’è ne passa …C’è un oblio in questa città che fa disgusto…salotti televisivi che sbavano ….mia nonna diceva la ramacc cresce dove trova terreno
‘Prima i conti ‘,,, immagina se fossero venuti in secondo o terzo ordine che putiv cumbinâ. (:rofl:)
@Harken: il mio post non voleva prendere in giro nessuno, ma solo far risaltare un cambiamento pesante nei comportamenti dei tifosi TUTTI.
Hai una percezione anacronistica e militaristica dell’ultras. I tempi sono cambiati a causa dei mutamenti della società (intesa come società degli uomini e non della PE calcio). Il movimento ultras è genericamente e ovunque in declino, salvo rare eccezioni perlopiù legate a momenti contingenti o risultati sportivi favorevoli. Motivi? Tanti. Le leggi sempre più severe che puniscono l’ultras più di un rapinatore, sfiorando le condanne riservate a ben più gravi reati. Il mancato ricambio generazionale soprattutto con giovani con carature adatte a sostenere certi ruoli. La presenza del grande calcio mondiale ed europeo in ogni aspetto della vita quotidiana grazie alle pay tv e soprattutto ai mezzi digitali che permettono di seguire ovunque i più grandi campioni rendendo ridicoli agli occhi dei tifosi le misere gesta sportive dei campionati di 2′ e 3′ livello. L’invasione e l’onnipresenza dei social che, da un lato permettono a tifosi lontani di poter restare vicini alla quotidianità della propria squadra del cuore, ma dall’altro hanno creato una nuova categoria di tifosi che vive, anzi sguazza, nel calcio virtuale a corollario pre e post delle partite assumendo una visibilità prima concessa solo a gente che si faceva la ossa per anni in curva. Una società che si è allargata al mondo e che contemporaneamente però si è chiusa in se stessa, dove si fa amicizia, si lavora o ci si innamora con gente dell’altra parte del pianeta, ma poi non si rivolge un “ciao” al vicino di pianerottolo. Con questa perdita d’identità, di socialità reale, sostituita da quella virtuale, appare difficile aggregare i ragazzi e far capir loro concetti come l’identità del gruppo, la difesa del territorio, delle tradizioni, di una bandiera. Allo stesso campanile non viene più data l’importanza di una volta. Quando si comunica con facilità con qualsiasi essere della Terra è difficile considerare un nemico o anche solo avversario qualcuno che indossa una maglia coi colori diversi dalla tua. Però così si perdono i colori della vita e avanza un grigiume generalizzato, piatto che copre tutto e tutti. L’anestesia dilagante a cui mi riferivo rispondendo al post di Lapa.
In sostanza il giovane d’oggi perché dovrebbe fare l’ultras rischiando di rovinarsi la vita o la galera per vedere una squadra di basso livello, quando può vedere sul proprio cellulare Ronaldo, Mbappé & C.? Per i più tosti è meglio fare una rapina o spacciare. Per i più tranquilli meglio stare a casa o con gli amici o con le ragazze (che a differenza di una volta, oggi te la sbattono in faccia) piuttosto che in una curva per vedere male una partita e per rischiare un ceffone se non canti o non fai quello che dicono gli ultras? L’ultras moderno è quindi ridotto numericamente al lumicino, di età media sempre più alta, i nuovi ingressi sono mediamente bravi ragazzi, difficilmente “gente di strada”. E devi pure ringraziarli perché ci sono. Senza di essi il movimento ultras sarebbe finito da tempo. E non solo a Pescara. Il mio è un discorso generale.
Dopo la lunga premessa, tornando al tuo post è sacrosanto il ruolo guida che per la loro stessa natura DEVONO avere gli ultras rispetto al resto della tifoseria. Ma come hai fatto notare le contestazioni di alto livello sono sparite da 15 anni. E questo lasso temporale si allaccia proprio con l’analisi da me sopra scritta. Guarda caso 15 anni fa non c’erano gli smartphone che hanno avuto un ruolo determinante nei cambiamenti sociali. Pensi davvero che oggi sarebbe replicabile la marcia dei 2.000 tifosi che facemmo fin sotto il comune? Già solo pochi anni dopo ben consci che era impossibile replicarla, ci inventammo l’irruzione in consiglio comunale. Eravamo “solo” 300. L’ultima linea dura che ho visto assumere dal mondo ultrà fu quella della lotta contro la tessera del tifoso. Sappiamo tutti com’è andata a finire e come alla fine le stesse tifoserie si siano spaccate e divise anche al loro interno sulla questione. O come i tifosi normali abbiano evitato di unirsi alla protesta degli ultras, preferendo isolarli e preservare il proprio egoistico cantuccio. Forse in questi 15 anni sono mancati leader col carisma tale da poter assicurare quella continuità e (:bye:)coerenza da te lamentata come assente. L’ultimo fu Bubù scomparso ormai ben 17 anni fa. Forse è mancata, in chi stava alla guida, la capacità di compensare il declino di cui sopra con nuovi modi di inclusione. Sinceramente non me la sento di gettare la croce addosso agli attuali leader della curva. Fanno ciò che possono col materiale umano che hanno e nell’ambiente legislativo-economico-sportivo che c’è al momento. Hanno invece più volte dimostrato che la curva sa assumere ancora il suo ruolo e che i ragazzi che la compongono e la animano lo fanno con passione e sacrificio. Sostenere che non ci siano mai stai errori, che le decisioni siano sempre state condivise da tutti e che tutto sia filato liscio sarebbe una bugia. Sicuramente secondo me si è peccato spesso nella comunicazione e il punto più basso fu sicuramente quel comunicato da te citato in cui si promise fuoco e fiamme seguito dal nulla. Ma i panni sporchi si lavano in famiglia e posso assicurare che nulla è stato fatto con malizia o, come spesso leggo, con la volontà specifica di non ostacolare o danneggiare pinocchio.
Ora serve serrare le fila. E tutti possono dare il proprio contributo. Non si pretende che il tifoso normale diventi ultras. Ma anche il tifoso normale ha il dovere di uscire da quell’apatia che ha anestetizzato tutti, magari dicendo due paroline al ragggioniere se si ha la sfortuna di incrociarlo per strada. O facendo pervenire proposte visto che “argomenti per cui sputtanarlo a livello nazionale ne abbiamo a centinaia”. Fatevi vedere, partecipate alle riunioni, avvicinatevi ai gruppi, nessuno vi mangia. (:bye:)
Bravo, Harken!
Concetti da me pure esternati da una vita e che condivido appieno.
vecchiock non prendiamoci in giro però.
Il tuo discorso è condivisibile ovviamente. Ma l’inerzia della tifoseria, cioè della massa di questa composta dai tifosi “normali” tale rimane perché il tifoso “ultras” non fa ciò che dovrebbe. Da che mondo è mondo (cioè da metà anni ’70), il gruppo ultras ha preso le redini del tifo nel senso di guida, di canalizzatore di istanze collettive sentite dalla totalità o quasi dei tifosi (normali). Il rispetto e il predetto ruolo di guida sono frutto di un riconoscimento tacito: l’estremismo nel tifo, l’assiduità, l’essere i principali difensori della squadra (contro dirigenze, arbitri, ospiti indesiderati e così via) giustificano e legittimano le iniziative e il ruolo di guida nei confronti dei tifosi “normali”.
E qui casca l’asino.
A Pescara l’ultima contestazione risale ai tempi di Rizzuto e della Eurocazz. A cullù non è mai stata fatta una contestazione come si deve, mai. Si è sempre rimasti in un limbo: zero continuità (oggi contesto, domani pure, dopodomani forse), zero iniziative “a latere” (striscioni in città, volantinaggio, marce, coinvolgimento delle istituzioni, etc.) e assenza di una linea precisa a fronte di comportamenti ondivaghi (si diserta? si entra e si contesta? si fa sciopero del tifo? si fa finta di nulla? o i comunicati in cui si promettevano fuoco e fiamme e poi zero).
Che si pretende a fronte di questo? Che il tifoso “normale” diventi improvvisamente “ultras” e contesti spontaneamente (e in alcuni casi rischiando di prenderci pure degli schiaffatoni da alcuni del gruppo?).
Se si vuole seriamente cambiare le cose bisogna prima di tutto scegliere una linea, qualsiasi essa sia, e mantenerla. Poi si può chiamare a raccolta la massa di tifosi “normali”. Cullù nelle rarissime giornate di contestazione ha sempre scasciato di brutto, e di argomenti per cui sputtanarlo a livello nazionale ne abbiamo a centinaia.
@Lapa. Il tuo post è rappresentativo e lo prendo come spunto per analizzare l’anestetizzazione dell’INTERA tifoseria.
Una volta Dirigenti, tecnici, giocatori sottoposti al giudizio negativo dei tifosi veniva rimbrottati almeno verbalmente da CHIUNQUE, non solo dal tifo organizzato. Oggi il crescente menefreghismo, l’individualismo e il terrore di pesanti conseguenze penali hanno bloccato ogni forma di protesta alla fonte. Così la gente è diventata incapace di ribellarsi e si dedica a scaricare sugli altri, in particolare sulla tifoseria organizzata, le proprie frustrazioni sportive pretendendo che siano esclusivamente gli ultras a sobbarcarsi i rischi e l’onere organizzativo e soprattutto esecutivo di ogni forma di protesta latente nei propri pensieri. Della serie “Armatevi e partite!”
Troppo spesso gli utenti di questo sito si sono dimostrati veri campioni in quest’arte di feroce protesta a distanza (fisica e tecnologica) con pretesa di delega a terzi con altrettanta ferocia, per poi comportarsi da mansueti agnellini SE posti nell’occasione di poter/dover esprimere di persona il proprio dissenso.
Invece chissà se rivolgendo una parolina a testa ogni qualvolta si incontra uno dei soggetti da contestare, forse si potrebbe operare una forma di pressione e protesta collettiva più efficace di ogni striscione o vaffa gridato allo stadio.
Ad maiora… semprer!
Ps: chi si offende è fetente.
Queste dichiarazioni mi ha rovinato il bel ferragosto, passato sulla riva del mare,tra tuffi e bevute a più non posso! Che aggiungere oltre quello che ha scritto vecchio ck?solo che se pinocchio avesse un minimo di dignità, starebbe solo muto e nascosto,se avesse…ma dubito ne abbia…menomale che sabato scorso ho passato una splendida serata insieme agli amici Rangers e ai fratelli vicentini
A medicine, con lunga sofferenza
Con te la B non la vedremo più. Fallito.
Lo sappiamo “quando”: quando non ci sarai più
Il Catanzaro e la Reggiana quanto fatturano l’anno? Chiedo per l’ossatura.
Il Gestore : Non Capisco Perché lo Zoccolo Duro si è Ridotto a 1500 Persone … (:rofl:) Pure Io Non Capisco Come Può Una Società in Pochi Anni Passare dalla A Alla C . Ed Anche in C Fare gli Stessi Errori , Non hanno Più Fiducia ? . Sarà Colpa del Gestore ? E se Non si Avvicina Nessuno A Rilevare la Società Sarà x la Voce Passività 27 Milioni ? Azzera le Passività e Poi Sparisci e Vedrai che la Società Sarà Rilevata Subito .. Provare x Credere !!! Qui Nessuno è Fesso e Qualcuno x Essere Troppo Furbo Semino l’Albero dei Soldi.. Aveva un Naso Lungo e Aveva tanti Compari Giornalai Intorno… Non è Una Fiaba ma Solo il Pinocchio… (:sarcastic:)
Oggi ho incontrato Rdg gli volevo rovinare il ferragosto con qualche frecciatina sebastianesca….ma è bastato solo il mio sguardo eloquente . Una volta incontrare dal vivo chiunque apparteneva alla Pescara Calcio dal magazziniere alllultimo giocatore della rosa mi suscitava emozione ed orgoglio ….Ora tanta tristezza per non dire disprezzo .
Moriremo tutti aspettando che la società diventi ricca “patrimonializando” dato che è anche uno speculatore, bugiardo, egoista, lucratore, beffeggiatore, strafottente, cazzaro ed aggiungetene altri di termini che possa definire Cullù. Ma do jiem se non al fallimento?
“Patrimonializzando, potendo poi mettere sul mercato i giocatori, riusciremmo ad allestire ogni anno una squadra competitiva.” (cit. Pres. Sebastiani).
PATRIMONIALIZZANDO???? Se si patrimonializzano i giocatori, perfino di quelli con maggiore mercato, con operazioni come quelle di RAFIA e soprattutto di LESCANO, mi sa che dovremo aspettare il 2325 per vedere una società ricca che può investire senza farsi condizionare. L’operazione fatta con la Triestina non ha di certo patrimonializzato la società, che forse ne ha beneficiato solo sull’aspetto dei costi correnti e non del patrimonio. Certe dichiarazioni possono solo far infuriare il tifoso.
Quello che si vede ufficialmente appare un palese controsenso finanziario soprattutto davanti ad un mago della finanza come il nostro presidente (volutamente minuscolo data la caratura). Forse questi contratti nascondono altri accordi, come lo erano quelli delle plusvalenze, e sono solo una parte di accordi più ampi. E mi fermo qui….
Il sospetto è che la patrimonializzazione ci sia, ma che non sia la società a beneficiarne. (:cool:). Di certo in una normalissima SPA i soci di minoranza, gli organi di controllo e perfino le banche avrebbero fatta saltare la poltrona di un amministratore incapace di generare plusvalenze vere, o in alternativa, di stabilizzare e aumentare il core business aziendale. Qui invece tutto appare normale.
Forse siamo noi ad essere troppo severi con la presidenza, e a soffrire di una sindrome di vittimismo e del complotto. Forse dovremmo osannare il presidente come fatto quotidianamente dai reggi-microfoni della stampa locale.
O FORSE NO?? (:diablo:)